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NOTIZIE MEDIATICHE E SCIENTIFICHE

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Allora carissimi compagni di percorso, inserisco il link con la mini-intervista televisiva (andata in onda nel TG dell'emitente Romauno) fatta a Luciano Barra Caracciolo in occasione del convegno "equinoziale" del 16 marzo, seguita dalla "breve ma intensa" dichiarazione rilasciata da Francesco Lenzi

Come (forse) saprete il convegno era sull'OCA indigesta e l'evoluzione del ruolo delle banche centrali. (Se qualcuno, più bravo di me, sa come inserirla su Youtube, renderà un servizio alla causa).

Vi segnalo inoltre, per chi in particolare può muoversi su Roma, che domani presso la LUISS si terrà un convegno organizzato dal prof. Cesare Pozzi sul tema:
IL CASO DELL’INDUSTRIA DELLA CARTA: UN CONTRIBUTO ALLA POLITICA INDUSTRIALE
28 MARZO 2013
Aula Silvano Toti
LUISS Guido Carli
Via Romania, 32 - Roma. Ore 9.30 ss
.
Siccome vi interverranno Squinzi e Fassina e l'argomento si allargherà a coinvolgere tutta la tematica della "ripresa", sono curioso di sentire quale "descrizione della realtà" ne potrà emergere.
Auguriamo a Cesare che il suo punto di vista sia bene ascoltato, in mezzo a cotanto mainstream...in stato confusionale.

Per meglio comprendere il taglio del convegno, vi riproduciamo la introduzione al convegno prescelta nella locandina (che riecheggia certi temi trattati in nostri post, almeno in qualche punto di partenza):
"Parafrasando Keynes, il problema non sta tanto nell'affermazione delle nuove idee quanto nel liberarsi dalle vecchie. In assenza di una volontà in tal senso, la prospettiva è di continuare a seguire percorsi non adeguati, che portano il nostro Paese a perdere la propria capacità di generare valore sul territorio attraverso la manifattura senza aver costruito valide alternative.
L’associazione dell’industria della carta ha sentito così la necessità di approfondire questi temi in modo da poter fornire alle proprie industrie una base informativa e conoscitiva indispensabile, da un lato per inserirsi nel dibattito sulle politiche industriali per il Paese e, dall’altro, per orientare i necessari cambiamenti strategici.
In collaborazione con il Grif “Fabio Gobbo” della Luiss “Guido Carli” si è analizzato il settore cartario per la sua capacità di contribuire a obiettivi più generali, coerenti con le aspettative della comunità di riferimento.
In tale quadro la politica industriale è lo strumento attraverso il quale i settori produttivi devono essere valutati non soltanto per la loro capacità di generare profitti, ma anche e soprattutto per il ruolo che giocano nel contribuire a rendere sostenibili nel tempo gli assetti socio-istituzionali delle comunità cui si riferiscono. Così, la valutazione del settore cartario deve tenere conto del suo ruolo di ingranaggio fondamentale nell’ambito del sistema del riciclo nazionale e, più in generale, di attore naturale nello sviluppo della “green economy”. La politica industriale desiderabile è quella che affronta le criticità esistenti e le risolve coerentemente con gli obiettivi generali.
Un “tassello” che ben si inserisce nella politica industriale e ambientale del progetto Confindustria: ”Crescere si può, si deve”.
È su queste basi che Assocarta si propone di avviare un confronto con gli opinion maker per uscire dai luoghi comuni, condividere e costruire un percorso per la ripresa del nostro Paese."


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