Intanto beccateve questo. Per divertirvi a vedere come da basi "ascientifiche" si possa arrivare a certe medesime conclusioni. Certo non si fa la fatica di dover dimostrare ogni passaggio e di dover confutare, punto per punto, una marea trentennale di mistificazioni antidemocratiche. Ma alla fine, è informazione anche questa.
Il quadro generale di tendenze che vengono, su tutti i mezzi mediatici, definite "complottiste" e ridicolizzate con grande sollecitudine. Con un concetto tutto particolare del "ridicolo".
Basterebbe invece che fatti, dati e conseguenti analisi, compiute con un minimo di buon senso e di spirito di identificazione della verità, fossero patrimonio comune dell'opinione pubblica, in base alla compatta divulgazione di economisti e giuristi che, in teoria, sono perfettamente in grado di offrirle...
Ma è insito in un sistema oligarchico sapere come evitare questa "circolazione del pensiero". In mille modi, compresa la disattivazione remunerativa dei circuiti cognitivi. Chiamando poi, paradossalmente, questa disattivazione "tecnocrazia".