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IMPRESSIONI DI SETTEMBRE: UN UOMO ALLA RICERCA...DELLE COPERTURE

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Mentre in un'atmosfera da "anno mille" si attende l'ordalia delle elezioni tedesche e si paventa, con un singolare catastrofismo, che il sempre più annacquato intervento USA in Siria provochi "la terza guerra mondiale" (bum!), ai più sfugge che la "manovrotta" appena varata, va in cerca di coperture.
Cioè si inscrive perfettamente nella logica del pareggio di bilancio (su cui le "ideone" si sprecano), non solo dello Stato, ma anche delle regioni e enti locali.
Di come le coperture del pagamento dei mitici "debiti della p.a." si concretizzino in tagli lineari nello Stato centrale e in obblighi di tagli di spesa sul 2014 e seguenti, per regioni e ee.ll. (tranquilli: si tratta di sanità, trasporti e infrastrutture, bazzecole), abbiamo già detto.

Nella "manovrotta" però, convinti che il "moltiplicatore fiscale" sia una cosa "strana", tutta da verificare, hanno stabilito che:
a) da un lato, lo stanziamento aggiuntivo di 8 miliardi per il 2013, relativo al pagamento dei "debiti verso le imprese", comporti un maggior onere in termini di interessi sul debito immediatamente emesso(in attesa che i tagli di copertura della sorte capitale "a mutuo" scattino dal prossimo anno, ribadiamo), sicché si è deciso che, ove i fantomatici pagamenti non porteranno a circa un miliarduccio di IVA aggiuntiva (imposta che, a seguito della recessione, perde GIA' gettito, pur aumentando le aliquote), si avranno aumenti corrispondenti delle accise su prodotti petroliferi, alcol e tabacchi= tasse;
b) per fare contenti i "livorosi" italian-tea-party, si è comunque deciso di procedere a ulteriori tagli di spesa, per ora, per un miliardo a valere sul 2013: 676 milioni per investimenti in opere infrastrutturali, le più impellenti e anticicliche di tutte, 300 miliioni da tagli ai ministeri, laddove ormai i consumi intermedi sono a un livello ridicolo e il taglio incide sempre su imprese fornitrici che, così, eppure più avranno crediti...inesigibili; e, infine, 100 milioni dal MOSE, per carità di patria, considerando i "leggeri" problemucci di regolarità delle procedure d'appalto).

Ma non è finita qui: tutto questo riguardava solo la prima rata dell'IMU e la copertura relativa.
Per la seconda rata e per l'eventuale mancato aumento dell'IVA (per cui si continua a parlare di un mancato gettito aggiuntivo che i fatti hanno abbondantemente smentito), si ragiona in termini di "sperate" maggiori entrate. Ma se esse non si verificassero (e la recessione dovrebbe avergli insegnato qualcosa sulla contrazione della base imponibile...e invece no!), si procederà a ulteriori tagli lineari della spesa, o a spending review, che è poi, in questa ottica, esattamente la stessa cosa.

Dunque, il giochino dei due miliardi aggiuntivi di tasse-tagli così previsto, applicando il moltiplicatore FMI (quello "medio" a 1,6-1,7) rischia di portarci a una recessione oltre il 2% per il 2013; nel mentre, per il 2014, non si vede perchè mai, con un destino di domanda pubblica prevista in ulteriore sicura e netta flessione, qualche privato (chi?) dovrebbe effettuare investimenti e fare assunzioni, contando su fantomatiche riprese dei consumi, praticamente affidati all'aumento del reddito disponibile delle famiglie, cioè l'esatto contrario della recessione (e della dilagante disoccupazione).

Risultato: poichè dalle elezioni, la "pianificazione" Bismarckiana di smantellamento dell'economia italiana, dovrebbe uscire sicuramente rafforzata, il commissariamento two packs, con imposizione della manovra di bilancio da parte della Commissione e di Olli Rhen, naturalmente "alla greca", cioè ancor più recessiva, è solo questione di pochi mesi.
Il che ci solleva completamente dal doversi preoccupare delle riforma elettorale e persino dell'esito di nuove elezioni: qualunque (eventuale) maggioranza sia mai formabile in base alla mera apparenza delle elezioni (o anche solo l'attuale maggioranza), il governo italiano potrà occuparsi solo di fare il passacarte dell'€uropa e, tutt'al più, di leggi come quelle sulla discriminazione sessuale e il razzismo negli stadi. Naturalmente a costo zero.
Senno, ci commissariano pure queste. Ma non è detto: a pensarle bene, queste leggi possono essere formulate in modo da imporre nuove sanzioni amministrative. Pesantissime. E quindi portare gettito e consenso dall'€urogruppo. Alegher! Siamo €uro-moderni, siamo tutori dei nuovi diritti!

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