Forse l'ipotesi frattalica vi "pare" ristagnare. Ma se l'avete letta bene, saremmo nei "tempi" e secondo le previsioni.
E le tracce sono tante.
Ad esempio vedi un pò che dice ora Andor, commissario europeo agli "affari sociali" (un ossimoro, suo malgrado e mal grado le Costituzioni democratiche sociali, abrogate "di fatto", come abbiamo visto, dai Monti e dai Draghi).
Di Andor abbiamo già apprezzato come coraggiosamente si sia espresso sul mercantilismo imperialista tedesco; e lo possiamo dire senza ironia, dato che di questi tempi mettere "sotto accusa" la Germania, dall'interno delle "istituzioni" UE-M non è cosa scontata. Ora prende persino posizione sull'Italia, oltre che sulla stupidissima austerity con questa dichiarazione (fonte ANSA di oggi):
"''E' improbabile che l'Europa vedra' molti miglioramenti socioeconomici nel 2013 a meno che non faccia maggiori progressi anche nella risoluzione credibile della crisi, trovi risorse per gli investimenti necessari e faccia funzionare l'economia reale''. E' l'allarme del commissario Ue agli affari sociali Lazslo Andor. In Italia, con il peggiorare della crisi, c'e' un ''rischio elevato'' di cadere in una ''enorme trappola della poverta''': una volta che una persona entra in difficolta', e' molto difficile che riesca ad uscirne, secondo quanto emerge dal Rapporto Ue 2012 su occupazione e sviluppi sociali".
Per noi sono cose scontate, ma la notizia è che la compattezza dei filogermanici, colpevolizzatori-colonizzatori del PIIGS, sta mostrando delle crepe.
Almeno fuori dall'Italia (per ora in Portogallo, dove faranno ciò che da un pezzo avremmo potuto fare in Italia).
E questo già fa il paio con la (presunta) bocciatura dell'IMU da parte dell'UE, perchè dovrebbe essere più "progressiva" e "redistributiva". Pensate che fino a poco tempo fa, in zona Bruxelles, se parlavi della "redistribuzione fiscale" ti rispondevano " E dove sta scritto nei trattati?".
Ma come sapete, l'ipotesi frattalica implica che forze "esterne" (all'Italia), come nel 1943...e nei due anni seguenti (il 25 luglio e l'8 settembre conclusero il fascismo-regime ma non eliminarono l'occupazione-influenza tedesca...ce ne volle!), conducano progressivamente al collasso dell'Asse del "male".
In tal senso, oggi il Financial Times (articolo in prima pagina, centrale, di Jim Pickard e George Parker) ci offre degli spunti che bisogna saper "leggere". "US warns Britain against leaving EU": a prima vista..."male"? O invece no?
Bisogna vedere come e perchè sia stato dato l'avvertimento.
La preoccupazione degli USA, neo-amministrazione Obama, è stata manifestata per le vie diplomatiche, cioè è un passo molto pubblico e "ufficiale" per quanto lo consentono le "prassi" del diritto internazionale.
E ciò dopo che, riporta l'articolo, "US diplomats have privately warned for months" Cameron. Insomma, gli USA sono un bel pò "seccati" di essere inascoltati e non ne possono più di Merkel e dello stesso atteggiamento di Cameron.
Il quale si vuole sganciare dall'UE per via delle modifiche agli assetti contributivi al bilancio UE (la neo-Stalingrado tedesca), ora particolarmente vantaggiosi per lo UK: ovviamente Cameron teme di essere coinvolto in fondi e iniziative finanziarie di intervento con trasferimenti, per rilanciare gli investimenti in Europa, policies agitate dalla Commissione (e dai consigli dei ministri UE) nell'estremo disperato tentativo di salvare l'AVO, nonchè lo splendido "mercato unico", su misura delle grandi imprese ("dumping normativo") e dei capitali liberamente circolanti, che piacciono tanto alle banche.
Dunque Cameron, si trovava nella situazione di non gravare la propria politica con gli stessi fardelli contributivi dei paesi UEM, in particolare, avendo le sue belle gatte da pelare a deflazionare e a ulteriormente "Thatcherare" the Great Britain.
Dove lo Stato, per lui, rimane l'avversario da battere e da miniaturizzare (considerando superato, dopo 70 anni, il rapporto Beveridge).
Dunque Cameron persegue una politica isolazionista, che "sconta" che la Germania sta colonizzando l'UEM, ma lascia fare purchè non gli si dia fastidio (nel suo perseguire, oltretutto, analoghi esperimenti deflazionistici "no matter what"), contando sulle analoghe tendenze degli stessi USA. Fino a "ieri".
Ma ora la musica è cambiata.
Ad ammonire Cameron è Philip Gordon, assistant secretary di Obama per "European Affairs", una sorta di ministro senza portafoglio ma con importanti compiti riguardanti le relazioni internazionali, specialmente economiche...sostituendo in tali compiti, tra l'altro, il già sostituito, Geithner, troppo amico di Draghi (e di Rubin, e di G&S) e incapace di "cantarle" a Bundesbank e Van Rompuy vari.
Dice Gordon: "Abbiamo rapporti di crescente importanza con l'UE come istituzione, che ha una voce crescente nel "mondo"; e desideriamo vedere una forte voce britannica in questa UE. Ciò è nell'interesse dell'America. Desideriamo una UE che guardi "all'esterno" con dentro la Gran Bretagna".
Ciò si collega a quanto avevamo già evidenziato in precedenti "richiami" dell'ipotesi frattalica. Per comodità vi riportiamo il passaggio saliente di uno dei link che avevamo immesso:
"Di fronte al Congresso, i funzionari del Treasury hanno infatti sottolineato senza troppi giri di parole che i bilanci interni dell'eurozona stanno danneggiando la struttura del commercio globale, con i Paesi nordici UE che stanno facendo poco o nulla per ridimensionare i loro enomri surplus di conto corrente. Stando al report (del Treasury. neo-amministrazione Obama), il surplus di conto corrente della Germania sarebbe al 6,3% del PIL mentre quello olandese toccherebbe addirittura il 9,5%, nonostante entrambe le nazioni stiano costringendo la domanda interna attraverso politiche fiscali di austerità. Per il Treasury "il nuovo strumento posto in essere dall'UE per abbattere gli sbilanciamenti interni all'eurozona è asimmetrico e non presta sufficiente attenzione a nazioni con ampi e sostenuti surplus esterni come la Germania". Questo in un contesto che vede l'eurozona come insieme in uno stato di bilanciamento commerciale ma che, contestualmente, "porta avanti politiche di austerity nei paesi del Sud senza uno stimolo di offsetting nel Nord, creando un effetto di contrazione che sta bloccando la ripresa globale"
Di più, per il Tesoro USA " I paesi dell'eurozona che vantano surplus avrebbero spazio per stimoli fiscali ma si rifiutano di agire in tal senso, nonostante i numerosi appelli dei leader UE affinchè si agisca per la crescita. Non hanno mai avanzato proposte concrete per raggiungere risultati degni di nota nel breve termine". Insomma un atto di accusa durissimo e senza precedenti..."
Allora cosa voglia dire Gordon, nel suo "avvertimento" a Cameron, assume un significato molto più chiaro. UK deve restare in gioco per fare l'interesse degli USA nell'impedire la prosecuzione delle politiche "core" a matrice "Bundesbank" e....Jens Weidmann.
Ovviamente in Italia si preparano svendite e misure tributarie aggiuntive...per "l'equità" (eh, sì, come dice Istwine, "più Africa"...per tutti, questa volta veramente tutti, gli italiani). Mica per la crescita. Dopo la Merkel e Schauble si "risentono", pori cocchi, e magari rompono l'alleanza privilegiata con l'Italia post-berlusconiana. Non sia mai!
In attesa del 25 luglio...che sarà, guarda un pò, "dopo" queste prossime elezioni.
Non possono ravvedersi prima. C'è da trovare un accordo con Monti (dopo l'ammujna elettorale)...e con Casini.
Hollande...non pervenuto: ma presto ci darà "ulteriori" soddisfazioni...