In fondo si sono spese - e si spenderanno- fin troppe parole.
I fatti, in realtà, erano abbastanza noti nel tam-tam gossipparo de politicis, già più o meno mentre accadevano . E non si manifestavano certo come estranei alla tendenza a vedere l'Italia come il paese moralmente "insufficiente" e sempre bisognoso di essere resettato da uno che si dimostrasse reazionario almeno quanto coloro che, dall'estero, ci etichettano, a partire dal secondo dopoguerra, come buffoncelli inaffidabili.
Insomma, tutti i salmi finiscono in gloria. In quel caso di Germania (specialmente) e Francia (a rimorchio).
E ora? Anche ora dovrà funzionare così, c'è da ritenere, visto che l'internazionalismo autorazzista è ai suoi massimi vertici (demenziali).
Per capire il "come" attuale, basti vedere la giustificazione di Friedman: "non sono un costituzionalista, ma pongo il problema", che emerge dai "fatti", di come abbiate rispettato la vostra Costituzione; non sono interessato a valutazioni politiche, ma faccio il mio dovere di cronista, raccogliendo rigorosamente i fatti e verificando professionalmente le fonti.
Sì, ma siccome questi fatti erano già acquisiti e raccoglibili, con lo stesso identico metodo, sia nel novembre o a Natale del 2011, sia nel dopo-elezioni 2013 sia anche solo tre mesi fa, PERCHE' TIRARLI FUORI PROPRIO ORA?
Ebbene, assomiglia molto a una rimessa in discussione delle politiche economiche filo€uropee da cui non sanno più come uscire (nella stessa serata di ieri, i giornalisti puddini dicevano, a "linea notte", che "il problema più importante è la crisi economica interminabile ed è chiaro che neanche i tecnici sono in grado di uscirne"!!!).
Ma in che senso "rimessa in discussione" e che c'entra uno come Friedman, che ha studiato alla London School of economics?
Beh, frattalicamente, si intende, che c'entrava quanto deciso il 25 luglio con le ragioni profonde e sostanziali della sconfitta?
Semplicemente si cambiarono uomini e si misero, al posto dei defenestrati, individui più disposti a rispondere a padroni diversi dai tedeschi. Con tutte le conseguenze, frattaliche
Ecco, appunto...