
Il trend degli ascolti (per i giornali, delle copie vendute) l'avevamo già evidenziato in questo post.
Ma ora il bollettino delle perdite dei PUD€-media si sta facendo pesante.
Da "Istitutobarometro.blogspot.it"
"La puntata di Ballarò del 1° aprile ha raggiunto uno dei minimi d'ascolto dell'ultima stagione, con 2.967.100 di teleutenti (share 11,75%). Tra i vari ospiti : Filippo Taddei, Nunzia De Girolamo, Mariastella Gelmini. L'imprenditore Fernando Napolitano, la sindacalista della CGIL Vera Lamonica, Elisabetta Rubini di Libertà e Giustizia, l'economista Tito Boeri e Virman Cusenza, direttore del Messaggero.
"La puntata di Ballarò del 1° aprile ha raggiunto uno dei minimi d'ascolto dell'ultima stagione, con 2.967.100 di teleutenti (share 11,75%). Tra i vari ospiti : Filippo Taddei, Nunzia De Girolamo, Mariastella Gelmini. L'imprenditore Fernando Napolitano, la sindacalista della CGIL Vera Lamonica, Elisabetta Rubini di Libertà e Giustizia, l'economista Tito Boeri e Virman Cusenza, direttore del Messaggero.
In un anno, l'ascolto del programma è precipitato di circa un milione di spettatori, che in percentuale equivale ad un -24%; negli ultimi due anni la flessione si attesta a -1,3 milioni e -28% dell'ascolto; -4 punti di share dal 17,1% al 13,0% .
Impressionante, anche, l'escursione dell'età media del pubblico all'ascolto, salito di 3 anni nelle ultime tre edizioni: da 58 a 61 anni.
E' pur vero che, ad inizio stagione, l'audience dei talk show televisivi era stata inferiore alle attese. Tuttavia, nel corso di alcuni mesi, il modesto interesse del pubblico si è trasformato in vero e proprio "fuggi fuggi".
E' pur vero che, ad inizio stagione, l'audience dei talk show televisivi era stata inferiore alle attese. Tuttavia, nel corso di alcuni mesi, il modesto interesse del pubblico si è trasformato in vero e proprio "fuggi fuggi".
Dalle chiacchiere dei salotti televisivi, colpendo tutti i programmi (senza risparmiare nessuno), tra i talk show più seguiti su La7, l'ascolto di Servizio Pubblico ha registrato un calo del 30% (2,2 milioni e 10%). Vale a dire una flessione, sullo scorso anno, di -965mila spettatori e -3,9 punti di share.
Invece, nella seconda serata di Rai1, Porta a Porta, in un anno, è sceso al 22%, riportando un ascolto medio di 1,3 milioni (13%); di questi due programmi ci occuperemo prossimamente."
Che dire? Non ha neanche più senso evidenziare in che modo i media tentino - in un crescendo sempre più distante dalla realtà- di alterare i fatti, manipolare la loro valutazione, offrirne un'analisi tendenziosa e ingannevole.
Gli esempi sono talmente tanti che non si può più parlare, a livello di utenti dotati di normale cultura, di credibilità.
Ma non demorderanno per così poco: anzi, intensificheranno la strategia di appoggio al grande affare dell'€uro.
E bisogna capirli: meglio perdere ascolti e copie che perdere il favore del potere da cui dipende la loro stessa presenza sul mercato dell'informazione.
Per i detentori del potere come per gli spin-doctors "mediaroli"è questione di sopravviv€nza personale. Anche a costo della nostra vita...