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CORRUZIONE NEW WAVE: MICA SOLO VENEZIA SARA' SOMMERSA. MEMORANDUM €UROPA

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Avrei potuto parlarvi diffusamente della nuova ondata di "corruzione" che si abbatte - come la scadenza di una cambiale scontata presso un istituto "shadow banking" di strozzini-  sulla penisola italica.
Mi limito a brevi note che, chi è impegnato a seguire il blog, riuscirà perfettamente a seguire. 
Chi non lo ha fatto finora, invece, può provare a perdere un po' di tempo a leggersi i links e, se lo farà, capirà agevolmente perchè ho evidenziato quanto segue. Se non lo farà, poco importa: è ormai stabilita l'inutilità sistemica della fatica di fare un blog e dare informazioni a gente che si lamenta che sono scritte in modo troppo complesso.
Costoro non temessero: la semplificazione trovatela, se potete, nei testi normativi e nei meccanismi economico-affaristici che stanno ridisegnando le vostre vite, schiacciandole: non ce la trovate? 
Allora, rinunciate a capire e fate un "gesto eclatante", in piazza, voi che, senza voler capire, avete "capito tutto" e sapete esattamente cosa "va fatto".

Come la penso al riguardo della corruzione, infatti, l'ho detto in un insieme ormai organico di post: leggendo "LaRepubblica" quest'oggi, non vi nascondo che mi ha suscitato una certa ilarità
Hanno ormai perso la capacità di interpretare il "reale": l'emersione dei fatti-cause-effetti, correttamente compresi nella attuale versione della corruzione, che è strettamente connessa al paradigma ordoliberista UE, è puramente estemporanea e priva di qualsiasi consapevolezza. 
Vi dico solo che alle pagine 2 e 3, in un articolone infarcito di linguaggio enfatico, incentrato sui "fatti-conseguenza" che indignano (scontatamente), ma avulso dalla spiegazione dei meccanismi, si riportano, senza coglierne la portata, due elementi emergenti dalla ordinanza del GIP: 
1) "il meccanismo arrivava al punto di integrare in un'unica società corrotti e corruttori"..."Un abisso talmente profondo che non sempre è stato possibile individuare il singolo atto contrario ai doveri d'ufficio" (pag.2); 
2) senza darsene conto, a pag.3, si menziona la spiegazione vera del meccanismo senza coglierla: una "vera e propria lobby", identificata nel Consorzio Venezia Nuova, costituiva "un gruppo di pressione per ottenere modifiche normative d'interesse".

Come già detto molte volte, la nuova corruzione, in tempi di ordoliberismo, consiste essenzialmente nella facoltà di associare formalmente i decisori pubblici - delle norme e dei sottostanti provvedimenti amministrativi che le applicano- con le imprese favorite (id est; "dominanti" il settore di mercato), in organismi previsti da norme appositamente introdotte come sistema generale di organizzazione della erogazione della spesa pubblica.
Il sistema così legalizzato è una tipica espressione della crescente prevalenza dell'affarismo degli investitori privati, slegati da "lacci e lacciuoli", nella gigantesca operazione di scambio tra rendita politica e rendita economica che è perseguita dalla struttura di mercato dell'ordoliberismo europeo.

In esso il partenariato pubblico-privatoè promosso come garanzia di efficienza, ponendosi questa ultima come valore inderogabile in cui, alla gestione privatizzata delle funzioni ed attività pubbliche, si attribuisce il ruolo emendativo della burocrazia pubblica, identificata indistintamente come ogni forma di controllo pubblico dell'interesse generale,  e tutta indistintamente demonizzata a reti e giornaloni unificati. 
Tranne i pochi giorni in cui si riattiva l'indignazione sulla corruzione...per preparare nuove ondate di privatizzazioni e "semplificazioni" ulteriori delle pubbliche funzioni. Dimenticando, per assunto dogmatico, che la complicazione insopportabile deriva, invece, proprio dal recepimento degli standards normativi UE-UEM, in un fritto misto tra tecnocrazia mirata (nei corridoi di Bruxelles) all'oscura predeterminazione privatizzata delle norme stesse ed esigenze di assicurarsi il consenso dei nuovi padroni creati dall'Europa: i grandi gruppi finanziario-industriali che sottostanno alla nuova oligarchia che superi la insopportabile inefficienza della democrazia.

Non solo: anche questa forma di neo-corruzione "normativizzata", conferma la impostazione, strettamente europea, e di rivincita delle teorie economiche neo-liberiste, che lo Stato abbia in pratica solo la funzione di garantire la legittimità - e la rimozione dalla percezione collettiva- del carattere dannoso dell'oligopolio e del monopolio privati
Naturalmente in cambio di lauto compenso per la politica ("europea", che stabilisce gli indirizzi normativi, o "nazionale" per l'attuazione di quelli europei): cioè un compenso che retribuisca il disinnesco della legalità costituzionale e della stessa visibilità di soluzioni contrarie al buon senso civico che, un tempo (peraltro breve, limitato ai pochi decenni della Rivoluzione Keynesiana), caratterizzava la reazione popolare.

Pertanto, ri-raccomando la lettura dei seguenti post (ci ho perso un sacco di tempo a provare a spiegare, sicuramente molti li troveranno inutili e/o complessi):

BREVE GUIDA SULL'USO MEDIATICO DELLA CORRUZIONE COME STRUMENTO DI DISATTIVAZIONE DELLA DEMOCRAZIA

 

‘A CORRUZIONE E IL “FOGNO”: LO STRANO CASO DEL DOCTOR PETIOT

 

IL VINCOLO ESTERNO, LA DECISIONE PUBBLICA E LA CORRUZIONE

 

TEORIA GENERALE DELLA CORRUZIONE (guida per riconoscere i "falsi santi") 

 

LA CORRUZIONE, IL SOGNO EUROPEO, E LO "STRANO" CASO MPS

 

SOCIETA' MISTE E AZIENDE AUTONOME. NUOVE E VECCHIE FRONTIERE DELL'INTERESSE PUBBLICO. E DI QUELLO PRIVATO

 

 

 

 



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