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RIFORME,RIFORME E POI RIFORME: IL VUOTO A PERDERE DELLA DIGNITA' DI UN'INTERA NAZIONE

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Moretti : Vabbè... Continuiamo Così..., Facciamoci Del Male! - by SlagoAlessandroSalvago

Poniamo il caso che in vacanza, - in qualche luogo-non luogo, meccanicamente ridotto a turistificio senz'anima dalla mesta euforia della massificazione "consumista senza senso "(Rawls docet)-, un "cittadino medio" trovi il tempo di leggere una pluralità di fonti giornalistiche e, al tempo stesso, abbia misteriosamente conservato cognizioni critiche aderenti alla realtà di dati, leggi economiche operanti e conseguenze istituzionali prevalenti.
La sua "rassegna stampa" emergerebbe più o meno in questo commento...

Le riforme. Le riforme e ... le riforme. 
In questo clima vacanziero, dopo Draghi anche Moody's dice la sua. E gliela lasciano dire. 
E questo perché, come dice Vaciago in un'intervista oggi su "Il Messaggero" (pag.2), "Forse non è chiaro che le sovranità nazionali sono state seppellite da tempo".
Il fatto è che, come tutte le altre iperconvinzioni cialtroniche ripetute come mantra su tutti i giornaloni, questa affermazione è una falsità che dissimula una triste verità.
La falsità sta nel fatto che paesi omologhi all'Italia, - come dovrebbero considerarsi, non a caso, Francia e Germania, ovvero come UK, (sia pure, in altre condizioni istituzionali-internazionali= non adesione a UEM)-, quella stessa sovranità non l'hanno seppellita affatto. E non hanno alcuna intenzione di farlo.

La "triste verità"è cheil  meccanismo di "cessione della sovranità", ribadito da Draghi senza mezzi termini, funziona esattamente come teorizzò von Hayek e come sottolineò puntualmente Amato, cioè come DISPERSIONE DELLA SOVRANITA'
Ma questa stessa "dispersione", nella condotta idraulica dell'internazionalismo che produce l'automatico degrado della democrazia a "metodo", HA OPERATO SOLO PER L'ITALIA
Il "vuoto a perdere" della dignità di un'intera nazione, che non ha neppure più l'elementare coraggio civile di riconoscersi come tale nel nome della propria Costituzione (ormai seppellita sotto una montagna di mistificazioni che la rendono irriconoscibile nel suo senso più sostanziale, cioè nei valori irrinunciabili a presidio della solidarietà e del benessere del popolo italiano).

E dunque la sottostante e più profonda "triste verità" si staglia sempre più come AUTORAZZISMO.
Quella orrida pretesa culturale autocolpevolizzante che viene alimentata dai media italiani, in una gara allucinatoria verso la nostra sottomissione ad un modello sociale, ma anche industriale, autolesionista, esterofilo, e senza vie d'uscita, e che fa apparire come "coraggiosa" e controcorrente la posizione "estiva" del nostro premier. Incurante del paradosso logico, egli rivendica la propria autonomia nel "fare", presto e presto (volevo dire "bene", ma le dita si sono rifiutate di digitare), esattamente le riforme che ci vengono imposte, ormai per pura inerzia, da un (variegato) potere sovranazionale detentore della forza, divenuta INARGINABILE, del "vincolo esterno".
E tutto questo viene celebrato dai media in un delirio collettivo che, visto con gli occhi di un osservatore ipoteticamente razionale e attento ai VERI RAPPORTI DI CAUSA-EFFETTO, può spiegarsi solo con la confidenza assoluta, dei vari propagandisti a tempo pieno dell'autorazzismo, nell'oblio collettivo di cui soffrono i lettori, ormai stremati e privi di difese critiche di qualsiasi genere. 
Questi lettori sono cinicamente visti (et pour cause, purtroppo) come malati neurologici deprivati della memoria a breve, in un calvario progressivo e furbamente anestetizzato, che li porta a dimenticare la quantità iperbolica di "riforme", rigorosamente ordoliberiste, che hanno piombato l'Italia esattamente nella situazione in  cui sta.
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ScreenHunter 01 Dec. 30 12.35 650x431 Verso la Bancarotta: Asta sui BTP un Bagno di sangue, Spread e Tassi a Livello di Berlusconi (il peggiore)

E quindi, "continuiamo così, facciamoci del male"
Un giorno, forse non lontano, ma mai abbastanza vicino, gli impoveriti permanenti di tutte le classi economiche - anche quelle ancora oggi capaci di riorganizzare la propria continuità consumistica a livelli di reddito minori ma considerati transitoriamente tollerabili-, si accorgeranno che la "ripresa" non arriverà mai; che sono stati ingannati e che il prezzo dell'umiliazione nazionale non era un sacrificio che AVREBBE MAI POTUTO condurre ad una "nuova prosperità". 
E pure von Hayek, con un involontario ribaltamento umoristico delle sue deliranti teorie, li aveva avvertiti: "VERSO LA SCHIAVITU'




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