Quantcast
Viewing all articles
Browse latest Browse all 1237

USA FOR ITALY- What’s going on in the Usa political debate?

Dal grande Flavio riceviamo un flash di aggiornamento sulla situazione politica in USA.
Quello che è importante è comprendere come la novità (prosecuzione più convinta) dell'orientamento presidenziale di Obama non sia affatto considerata (par.1) nel dibattito elettorale italiano (par.6).
Anzi, viene sostanzialmente, e senza appello, rinnegata come incompatibile con l'irrinunciabile "fogno" europeo. Che poi significa il PUDE, cioè fognatori di euro...e di fiscal compact (rinvio ancora ai links "mirati" di cui sopra), "temperato" da improbabilissime e patetiche elemosine da parte della Germania (ormai in preda alla frenesia dello squalo che ha sentito il "sangue" della grande svendita).
E in questi anni, questa bella mentalità di considerare l'Italia incatenata nel "fogno", ha portato anche alla non trascurabile accettazione come un "fatto" che il debito italiano fosse sulla soglia del default. Pagandone le conseguenze senza che vi fosse neppure una solida base economica per trarre questa conclusioneCome dimostra la nota posizione della Commissione UE sulla effettiva "fiscal sustainability" italiana.
E invece, tanto per fare un esempio "attualissimo", e come ci dice "Il Mondo" sui contratti MPS che veramente hanno portato una perdita a MPS:
"Diverso il discorso per il terzo contratto denominato Nota Italia. Il contratto presenta all'inizio errori di contabilizzazione definiti "trascurabili" dallo stesso nuovo management del Monte. Lo scorso 6 febbraio, però, il cda presieduto da Alessandro Profumo ha deciso di chiudere comunque il rischio sul contratto pagando quindi 140 milioni di euro alla controparte JP Morgan Chase. Questi 140 milioni sono un costo a tutti gli effetti e non un trasporto a utili futuri, come invece nel caso di Alexandria e Santorini: ma sono soldi versati alla controparte per eliminare un rischio di perdita che ci sarebbe stato se e solo se la Repubblica Italiana avesse subito un default e non fosse stata perciò in grado di ripagare i Btp legato al contratto".
Come di consueto, non trascurate i links (certo un pò bisogna conoscere 'sto inglese).

What’s going on in the Usa political debate?
Nelle scorse settimane abbiamo più volte parlato degli Usa quale motore della nuova “rivoluzione” che sta prendendo piede nel settore economico internazionale – dal rimpatrio delle aziende, alla critica alle nazioni in surplus CAB strutturale – e di come l’amministrazione Obama stia tentando, sulle orme dei provvedimenti presi all’indomani della crisi del ’29 dall’allora Presidente Franklin Delano Roosevelt, un approccio regolatore all’instabile sistema finanziario americano.
Quello che risalta è che il principale scopo del secondo mandato alla Casa Bianca sia incentrato su “restore a thriving middle class…” la sola “who can stimulate long term growth”.
Il discorso sullo “Stato dell’Unione” che il Presidente Obama andrà ad esporre verterà principalmente sul ripristinare la prosperità economica della classe media  attraverso politiche per l’educazione, per la realizzazione di infrastrutture, per l’energia pulita, in favore del settore manifatturiero nazionale; tutto ciò grazie ad una imposizione fiscale progressiva che andrà a colpire chi sostanzialmente dichiara un reddito superiore al milione di dollari.
Gli ultimi indicatori economici sembrano in qualche modo dar ragione  alle misure messe in campo in questi mesi, naturalmente con tutte le eccezioni del caso. Lo scontro però non sarà per nulla facile.
Il Fiscal Cliff  è ancora in agguato, ed i tentativi di Obama di voler mettere un freno a paletti invalicabili  ed alle ambizioni del famelico sistema finanziario , tra cui pene severe per i presunti colpevoli della crisi, si scontrano con l’ostracismo dei repubblicani e con le resistenze di non poco conto messe in campo dai big players finanziari statunitensi. 

Certamente il modello americano non è la panacea di tutti i (nostri) mali (lo dice anche Krugman), ma vedere che Oltreoceano le politiche economiche vanno in direzione opposta a quanto accade in Europa, regala qualche spiraglio di luce anche a noi, poveri italiani vessati da un’UEM in cui vige solo ed esclusivamente la regola darwinistica del più forte.




Viewing all articles
Browse latest Browse all 1237

Trending Articles