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LA QUESTIONE AMBIENTALE: IL CONTROLLO SOCIALE DEL MONDIALISMO (NEO-MALTHUSIANO?)

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http://image.slidesharecdn.com/02-07-martinez-alier-ejanddegrowth-120716052157-phpapp01/95/02-07joan-martinezalier-the-alliance-between-the-environmental-justice-movements-of-the-south-and-the-small-degrowth-movement-in-the-north-17-728.jpg?cb=1342416238

http://s.wsj.net/public/resources/images/P1-AK940A_LIMIT_20080323212026.gif

"Come ogni valore, anche la difesa dell'ambiente, che dovrebbe essere funzionale a creare migliori condizioni di vita per i cittadini presenti e futuri, viene orwelliana capovolta in uno strumento di distruzione.
L'ambientalismo peloso si inserisce in una strategia neo(?)malthusiana di diminuzione della popolazione via sottrazione dei mezzi di sostentamento e di una prospettiva di futuro. Citofonare Club di Roma
."

2. Noi lo definiamo oggi malthusiano e in un certo senso ciò è (in parte) improprio: Malthus in effetti cercava una correzione agli effetti sistemici distorsivi della Legge di Say, che, in tal modo, poneva in contestazione.
Qua si tratta di un disegno, restaurativo (di sicuro non all'attenzione di Malthus, dati i caratteri della sua epoca), di rinormalizzazione delle classi sociali sottoposte(cioè il 99% e "rotti"); e quindi di restaurazione e ampliamento, a livello mondiale, della risoluzione (neo)libbbberista del conflitto sociale. Certamente il voler incidere sul fattore demografico gioca un ruolo essenziale, nei termini già indicati da Bazaar.

3. La "questione ambientale" quindi svolge varie funzioni di spinta al governo mondialista, simultanee e collegate (e ben innestate dentro la costruzione €uropea):
a) riaffermare all'occorrenza uno STATO DI ECCEZIONE di extrema ratio, cioè particolarmente indicativo di CHI detenga effettivamente la sovranità. 
Ciò opera, come ormai si sta rivelando sempre più chiaramente, sostituendo alla tutela pubblica della salute, (compito statale inclusivo anche della correzione dei fallimenti del mercato riversati in esternalità da inquinamento), la tutela dell'ambiente, scissa esplicitamente, a livello sovranazionale, da ogni funzione statale di tutela della salute, ed invece affidata a standards ad applicazione selettiva imposti dai grandi gruppi industrial-finanziari che condizionano la negoziazione degli Stati; si pone in tal modo una clausola generale inevitabilmente ridislocativa della sovranità in senso oligarchico.

b) Questa clausola di "ultima istanza", è quindi di estrema importanza per caratterizzare il FUTURO CONTROLLO SOCIALE.  
Proprio perchè lo stato di eccezione è autoattestato in base ad una sua logica inverificabile, ed ex cathedra ac auctoritate, e preparato dal CONDIZIONAMENTO DELL'OPINIONE DI MASSA, promosso da una proliferazione di associazioni private, "curiosamente"molto seguite dai media controllati dai poteri Industrial-finanziari.
Tali associazioni sono anche, naturalmente, ad ispirazione (neo)malthusiana e di certo "mondialista", e create e FINANZIATE, in modo diretto o indiretto (la differenza è poca, agli effetti pratici), a tale scopo, dagli stessi poteri industrial-finanziari. 

In tal modo, la possibilità di proclamare "emergenze" diviene illimitata, per la stessa incontrovertibilità scientifica di premesse di fatto "previsionali" che, automaticamente, divengono normative a livello sovranazionale e poi obbligatorie "no matter what" per quel poco che rimane degli Stati democratici.
Dunque questo è il nuovo campo d'elezione delle norme imperative e limitatrici di ogni possibile libertà degli individui e degli Stati nazionali, in precedenza costituzionalmente affermata. 
La "predizione di catastrofe", a differenza di quanto è immediatamente avvertito in ben altri settori nella concreta e presente esperienza sociale (disoccupazione, povertà dilagante, degrado urbano e del territorio da incuria...)" NON è ben percepibile e verificabile dalla "plebaglia" nella sua effettiva fenomenologia
Quindi è quanto di meglio si può utilizzare per realizzare armi orwelliane di distrazione e di sedazione di massa, che assoggettano a un neo-colonialismo mondialista fatto di standards normativ, relativi a tecnologie di cui dispongono, in anticipo, solo pochi spiriti eletti (e oculatamente previdenti nel proteggere i propri investimenti).

OLTRE IL PUD€-2. OIL AND FINANCE. THAT'S ALL

C) è contenutisticamente una delle più "qualificate" radici della disarticolazione dello Stato sociale, nell'originaria visione ordoliberista (in particolare di Roepke) e quindi una delle più efficaci potenzialità di destrutturazione della sovranità insita nei trattati europei:
la protezione dell’ambiente”: tale politica si esprime, nelle politiche europee, nella fissazione di standards tali da promuovere la realtà “competitiva” della grande impresa, capace di sostenere la ricerca, la produzione e i costi privati di tali standards e, essenzialmente, di “negoziare” e influenzare la stessa fissazione degli standard in sede di regolazione da parte di autorità esclusivamente legittimate sul piano tecnico. Inoltre, tale “protezione” è vista come politica surrogabile alla tutela sanitaria pubblica generalizzata. Quest’ultima, nel disegno ordoliberista riflesso nei trattati, a sua volta, liberamente sostituibile con un sistema sanitario assicurativo privato, ancorché “regolato” da un combinato di fonti nazionali, prevalenti, e europee, “complementari”; entrambe sono svincolate, peraltro, dall’indicazione di qualunque livello essenziale ed irrinunciabile delle prestazioni"

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