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RENZI E LA LEGGE DI MURPHY

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Il neo 25 luglio, tra mille tattiche e tentennamenti, si prepara con un nome che campeggia, arrembante, al vertice della piramide PUD€:von Renziek. Almeno così pare, fermo restando che la grancassa mediatica ancora fa percepire agli italiani la crisi come qualcosa di gestibile e addirittura di vicino all'uscita dal tunnel!

In realtà, il tempo gioca a sfavore del PUD€, avvicinando drammaticamente (per noi) il "redde rationem": lo sbandierato (e un pò ridicolo) indice manifatturiero PMI "sopra 50", ci dice Bottarelli, si era registrato anche nel 2012 e "sappiamo com'è andata a finire".
A parte il consueto, prevedibile bollettino su disoccupazione ancora in aumento, credito ancora in contrazione e altre quisquilie, che non impediscono alle facce toste di seminare un ebete ottimismo, la Merkel dichiara, ammiccando al Draghi, imperturbabile sull'OMT (che serve solo agli spread e quindi a mantenere in vita i bilanci delle banche e le condizionalità-riforme strutturali, che sono proprio alla base della recessione), "è necessaria una contrazione delle politiche di stimolo a livello globale".

Come se lo stimolo ci fosse mai stato in UEM: a parte le operazioni di sconto bancario di titoli da parte della BCE e il credito "condizionale" erogato al Portogallo (per una fiammata che non gli eviterà il protrarsi della recessione) e i giri di conto dei soldi dati alla Grecia (anche da noi), e subito girati ai creditori tedeschi.
Mentre prosegue la fiducia nella mera politica monetaria in situazione di trappola della liquidità, dove persino i fantomatici pagamenti dei crediti alle imprese (apportatori di ulteriore austerity di cui presto vi accorgerete), finiscono essenzialmente a pagare precedente debito (privato), facendo sparire la liquidità.
E alla Merkel non gli sta bene neppure la vaga politica monetaria, presa dalla teutonica furia di realizzare il pieno avvento del mondo bismarckian-hayekkian-Funk-iano (non funky),

Se ci fosse gente dotata di un minimo di senso della realtà, e una stampa che dipingesse quest'ultima almeno con una minima verosimiglianza, gli italiani sarebbero avvertiti che:
a) la scadenza del governo attuale è segnata dal disastro economico cui andrà incontro, ove rimanesse in carica, a cavallo tra il 2013 e il 2014, a causa della inevitabile manovra da 10-15 (già che ci stanno..) miliardi che dovranno varare, in attesa che arrivi il commissariamento UE e si proceda alla svendita accelerata degli assets pubblici agli stranieri(optimum, per "loro", se concorrenti delle nostre imprese pubbliche);
b) dato il suo programma economico e la costante reiterazione dei peggiori luoghi comuni su €uropa-spesa pubblica e supply side alla Chianina, Renzi è il peggior incubo che dovrebbero temere gli italiani...anche se probabilmente una sua eventuale vittoria elettorale coinciderebbe col commissariamento e quindi finirebbe per essere il vero neo-leader della neo-Salò.
Dovrebbe magari leggersi questo articolo di Chang, suggerito da Flavio, e magari anche quest'altro, e magari capire che lo stimolo pubblico, MEDIANTE SPESA PUBBLICA AGGIUNTIVA nonchè RIPUDIO DEL PAREGGIO DI BILANCIO (incostituzionale), è l'unica possibile via d'uscita per l'italia.
Ma non crediamo verificabile, per la nota legge di Murphy, alcuna possibile redenzione del tipo in questione (basta guardarlo in faccia, senza che neppure parli). Anzi, per la stessa legge, procederà ad arrivare ai più alti livelli di incompetenza che gli consente la sua incapacità (corollario di Peter)

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