Persino il Sole24ore, nel giorno del "giudizio" (che non risolverà nulla), si accorge che "Con Merkel vince la Germania e perde la periferia dell'euro": in poche parole, la ricorrezione degli squilibri asimmetrici perseguita con l'austerity comprime troppo la domanda interna, su cui devono necessariamente contare anche le imprese esportatrici "periferiche", e l'export-driven-growth, "siamo tutti come la Germania", diviene irrealizzabile. Risultato: deindustrializzazione (sempre più definitiva) e insostenibilità del vincolo monetario.
Questo il Sole24 ore in una sporadica attenzione a quei grafici e dati che ha dimenticato per qualche cruciale anno (decennio?).
Si dimentica, però, di dire che l'austerity e il crollo della domanda interna, nascono dall'ossessione €uro-imposta per i "famosi conti in ordine"...che neppure tornano e torneranno mai.
Questo il Sole24ore: intanto Saccomanni dichiara di volersi dimettere se non riesce, ancor più, a comprimere la domanda interna.
Questa sarebbe la "stabilità politica". Con risultati inevitabili di ulteriore recessione, e creazione delle condizioni peggiori possibili per qualsiasi "svendita forzata" (agli stranieri), che a lui piace sopra ad ogni cosa. Senza peraltro trovare vera opposizione in nessun profondo pensatore di politica economica.
E qualcuno scopre che con un punto di PIL di investimenti, aspettando gli effetti del moltiplicatore "vero" della spesa fiscale, si avrebbe aumento del PIL (moltiplicato), ma solo prescindendo dal calcolo puramente contabile dei saldi del bilancio pubblico.
E pensare che si tratta di meno della cifra che abbiamo tagliato, in percentuale al PIL, in termini di spesa pubblica in investimenti a partire da Maastricht. Per raggiungere il mitico saldo primario.
Troppo tardi, ormai i vincoli ci sono, li avete messi pure in Costituzione e non avete nè le idee abbastanza chiare nè la forza politica per cambiarli.
Perchè siamo già commissariati. E a "voi" l'idea piaceva pure.
Questo il Sole24 ore in una sporadica attenzione a quei grafici e dati che ha dimenticato per qualche cruciale anno (decennio?).
Si dimentica, però, di dire che l'austerity e il crollo della domanda interna, nascono dall'ossessione €uro-imposta per i "famosi conti in ordine"...che neppure tornano e torneranno mai.
Questo il Sole24ore: intanto Saccomanni dichiara di volersi dimettere se non riesce, ancor più, a comprimere la domanda interna.
Questa sarebbe la "stabilità politica". Con risultati inevitabili di ulteriore recessione, e creazione delle condizioni peggiori possibili per qualsiasi "svendita forzata" (agli stranieri), che a lui piace sopra ad ogni cosa. Senza peraltro trovare vera opposizione in nessun profondo pensatore di politica economica.
E qualcuno scopre che con un punto di PIL di investimenti, aspettando gli effetti del moltiplicatore "vero" della spesa fiscale, si avrebbe aumento del PIL (moltiplicato), ma solo prescindendo dal calcolo puramente contabile dei saldi del bilancio pubblico.
E pensare che si tratta di meno della cifra che abbiamo tagliato, in percentuale al PIL, in termini di spesa pubblica in investimenti a partire da Maastricht. Per raggiungere il mitico saldo primario.
Troppo tardi, ormai i vincoli ci sono, li avete messi pure in Costituzione e non avete nè le idee abbastanza chiare nè la forza politica per cambiarli.
Perchè siamo già commissariati. E a "voi" l'idea piaceva pure.