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IL "CAMBIO DI MANO": SOVRANITA' DEMOCRATICA IN SVENDITA -1 (corollari della teoria generale della corruzione)

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Notizie facilmente riscontrabili, quelle sulla evidente artificiosità delle messe in scena, ma mai date dai nostri TG; pur avendo, a loro tempo, gli stessi TG trasmesso con zelo le messe in scena, adesso non risultano colti dal minimo dubbio circa l'autenticità del frame che volevano drillarci nella zucca, giustamente convinti che fosse già abbondantemente svuotata dalla "ultima chance" (per chi?) del nuovo governo salvifico.

Nulla che possa stupirci guardando a questa "lista della spesa": non solo si tratta delle solite 4 cosucce iniziate post Maastricht e accelerate dalla lettera BCE e dalla "cura" Monti, ma, per chi abbia letto il libro "The Bad Samaritans", una terapia che si preannuncia, invariabilmente, con l'arrivo delle accuse di corruzione (che in Italia ha avuto infatti la ben nota sincronia con la conclusione del Trattato di Maastricht).
Ora sulla corruzione come male assoluto (big shit over-spinnata dai media),la Corte dei conti ha (finalmente) preso le nette distanze dalla cifra, tutt'ora urlata in TV dal livoroso ordoliberista di turno, dei famosi 60 miliardi (fantasy).
E sul significato della enfasi posta sulla corruzione, come attacco alla democrazia sociale nei suoi fisiologici punti deboli, abbiamo già detto, più volte: si tratta di un paradosso per cui l'appropriazione dei beni e delle risorse pubbliche fatta episodicamente e comunque punita penalmente, deve essere sostituita (ah, l'efficienza!) dalla devoluzione a poche mani private della pratica totalità di quegli stessi assets per via legislativa d'urgenza
Lo scandalo corruzione politica e burocratica - e l'attacco al debito pubblico come causa della pressione fiscale "insostenibile"- invocati come emergenza sono il classico più trito. Ma emergenza non è: è solo una messa in scena manipolativa di una realtà fisiologica che può essere combattuta e vinta, ma non con i mezzi che indicano "loro". Mai e poi mai.

E quando siamo in mezzo a queste situazioni, occorre rammentare che "è sovrano colui che decide sullo stato di emergenza" (come da celebre brocardo di Carl Schmitt). 
E che quindi, mentre stiamo asciugandoci la bocca dalla schiuma di rabbia per l'ennesima "corruzionopoli", la sovranità, notte tempo, chiotta chiotta, è cambiata di mano...Non è più quella sancita dall'art.1 Cost., che risiede nel popolo ed è fondata sul lavoro, ma quella di chi, seduto in poltrone quasi mai situate in Italia, decreta l'ennesima emergenza "lo vuole l'Europa", aggiornato in "per i nostri figli"...in modo da farne un allevamento di schiavi.

Cosa di cui si stanno accorgendo i poliziotti portoghesi, dando un segnale di vitalità che magari divenisse "virale", pur essendo puntualmente nascosto o semioscurato dai media.


Ora chi, a seguito di questo scenario, fosse in un ragionevole stato di disperazione, sappia che tutto ciò, per ora, almeno finchè non avranno finito di devastare la Costituzione del '48, NON E' IRREVERSIBILE.
Perchè la Costituzione ancora consentirebbe di ristabilire fisiologiche condizioni di democrazia, sovrana, negli originari termini "necessitati" (quelli che o esistono o la democrazia "non è" come dice Mortati), per i quali si spese la Costituente.
E' una corsa contro il tempo: richiede uno spirito di unità e di consapevolezza unitario che non tollera indugi e...disinformazione ulteriori.
E di questo parleremo prossimamente. Molto presto.

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