Lo dico subito e poi passiamo al "succo" di questo post.
Il "fiscal compact" è lo strumento necessitato e complementare dell'euro.
Ciò nel senso che, essendo l'euro concepito in funzione deflazionistica e svalutativa del lavoro, e intenzionalmente idoneo a provocare, tra i paesi coinvolti, squilibri e crisi conseguenziali, l'euro esige, una volta verificatasi la crisi, strumenti pro-ciclici che la accentuino, in modo da attivare questa sequenza:
a) impedire il sostegno della domanda da parte dello Stato;
b) acuire la disoccupazione,
c) "strutturare" - a livello di regole giuridiche prevalenti persino sulle Costituzioni- la redistribuzione della ricchezza verso il settore finanziario, preservandone il costante livello di profitti
d) consentire alla finanza privata, il controllo delle istituzioni, sovranazionali e nazionali, cosa di cui l'ESM è la espressione di punta.
Questo è ciò che incombe sugli europei dell'area-euro.
E non sarà "parlando d'altro" che le relative classi politiche eviteranno che i cittadini stessi se ne accorgano. Presto, molto presto (magari in Italia un pò più lentamente)...
Allora: nel post "Gordon Flashes Cameron. Verso il 25 luglio", avevo detto, nel "finale", che Hollande non era "pervenuto" ma ci avrebbe presto dato "soddisfazioni". E "anfatti"...
Il "fiscal compact" è lo strumento necessitato e complementare dell'euro.
Ciò nel senso che, essendo l'euro concepito in funzione deflazionistica e svalutativa del lavoro, e intenzionalmente idoneo a provocare, tra i paesi coinvolti, squilibri e crisi conseguenziali, l'euro esige, una volta verificatasi la crisi, strumenti pro-ciclici che la accentuino, in modo da attivare questa sequenza:
a) impedire il sostegno della domanda da parte dello Stato;
b) acuire la disoccupazione,
c) "strutturare" - a livello di regole giuridiche prevalenti persino sulle Costituzioni- la redistribuzione della ricchezza verso il settore finanziario, preservandone il costante livello di profitti
d) consentire alla finanza privata, il controllo delle istituzioni, sovranazionali e nazionali, cosa di cui l'ESM è la espressione di punta.
Questo è ciò che incombe sugli europei dell'area-euro.
E non sarà "parlando d'altro" che le relative classi politiche eviteranno che i cittadini stessi se ne accorgano. Presto, molto presto (magari in Italia un pò più lentamente)...
Allora: nel post "Gordon Flashes Cameron. Verso il 25 luglio", avevo detto, nel "finale", che Hollande non era "pervenuto" ma ci avrebbe presto dato "soddisfazioni". E "anfatti"...
Mentre l'Europa si "accende" (non dico ancora si "infiamma") di improvvisi lampi...di pentimento (confessioni di Juncker), segno che la muraglia dell'imperialismo germanico-finanziario (con l'originaria convergenza dei banchieri francesi...e delle "elites", bancarie e illuminate, italiane, come pure ci ha raccontato il grande Poggio Poggiolini), inizia a sgretolarsi, la notizia francese non è proprio quella che mi aspettavo.
Cioè l'inizio di una rivendicazione anti-euro. sociale ed economica, sempre più chiara e netta non solo degli economisti e di "Le Monde". Ma quello che ci viene ora in primo piano ha una portata ancora maggiore.
La "novità" francese ha invece una sintesi abbastanza semplice: l'era dei diritti "cosmetici", delle grandi facciate di "bla bla bla", che servono a oscurare la disattivazione dei diritti fondamentali delle Costituzioni democratiche e sociali (cioè fondate sul "merito" costituito dal lavoro, e non dal creare soldi attraverso i soldi e legittimarsi come l'unico soggetto avente diritto a...tutto), sta tramontando. Almeno in Francia.
In Italia, grazie al fatto che B. calamita, per antitesi automatica, ogni possibile dibattito politico, "ancora" non si sa.
In Francia, dunque, nell'interpretazione di Dagospia, "PRIMA GLI SCHEI, POI I GAY - SE IL PORTAFOGLIO È VUOTO ANCHE I TEMI ETICI, NELLA LAICISSIMA FRANCIA FINISCONO NEL CESSO - LA CROCIATA DI HOLLANDE PER TRASFORMARE IN LEGGE IL MATRIMONIO E L´ADOZIONE DA PARTE DI COPPIE OMOSESSUALI E LA PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA NON HA ATTIZZATO NESSUNO: I MILITANTI DE’ SINISTRA NICCHIANO, GLI INTELLETTUALI TACCIONO E ANCHE GLI STESSI PAPA-BOYS SONO DIVISI…".
L'articolo commentato-citatoè di Repubblica: perciò non possiamo pretendere che "si renda conto" della portata effettiva della notizia, tanto che il "prima gli schei" è essenzialmente "Dagospiesco".
Ora, ovviamente non ho nulla in contrario al "merito" della rivendicazione (la perplessità può sussistere sulla "adozione": ma gli argomenti pro e contro sono vari e quasi irrisolvibili alla luce dell'evoluzione sociale, "post"-morale borghese della famiglia. Quest'ultima era cioè intesa come "unità produttiva" di base, destinata alla ottimizzazione e riproduzione della forza lavoro e, in alternativa, all'apice della piramide, alla perpetuazione del capitale accumulato. Ora nel capitalismo finanziario questa radice "funzionale-morale" ha perso di senso. E comunque mi rifiuto di entrare in questioni di etica e "bioetica", in cui primeggiano personaggi completamente indifferenti alle sofferenze umane..."altrui". Mentre personalmente la sofferenza dei popoli e degli individui mi ferisce e mi riempie di sdegno).
E "digiamolo", senza dover aggiungere ogni volta le lunghe dimostrazioni di flussi, stock e differenziali di inflazione, che "loro" e i "loro giornali", tanto, non ascoltano: il fatto saliente è che, di fronte alla "mattanza" del benessere dei cittadini, aMATRICE EURO E NON SEMPLICEMENTE FISCAL COMPACT (che i francesi, e non solo, ancora non hanno recepito nel loro ordinamento...), la favoletta dei "nuovi diritti", non funziona più tanto bene, e meno che mai nella "prestigiosa cornice del sogno europeo".
E presto si rivelerà per quella manovra di distrazione di massa "erogata" dagli "intellettuali di sinistra" per narcotizzare i lavoratori, gli utenti della sanità, i fruitori dei servizi pubblici, i pensionati e pensionandi, e fargli dimenticare di essere, tutti quanti, gay e etero, di qualsivoglia confessione e "pratica" sessuale lecita, prima di tutto cittadini.
Cioè vittime predestinate non tanto e non solo dell'oscurantismo ecclesiastico, quanto dell'IMPOVERIMENTO PER TUTELARE I CREDITORI, I DETENTORI DEL NUOVO POTERE LEGITTIMISTA E TEOCRATICO: LA SACRA FINANZA UNITA (come ci racconta Flavio con dovizia di particolari).
Ma a che serve, in pratica, essere omosessuali sposati e con tanto di "filiazione", se comunque precarizzati, disoccupati, senza accesso all'abitazione, senza effettive sanità e istruzione pubbliche e senza prospettive previdenziali-pensionistiche?
Ma a che serve, in pratica, essere omosessuali sposati e con tanto di "filiazione", se comunque precarizzati, disoccupati, senza accesso all'abitazione, senza effettive sanità e istruzione pubbliche e senza prospettive previdenziali-pensionistiche?
Magari, i popoli, liberati dalle bubbole dei diritti "cosmetici", CHE SERVONO A DISTRARRE O, ANCOR PIU', A INTRODURRE GUERRE TRA IMPOVERITI, (che è poi uno strumento indiretto, ma particolarmente efficace, di "distrazione" che attizza i "livorosi" di tutte le aree politiche), inizieranno a "scuotersi". Magari anche, un pò (più di ora) gli italiani (che tristezza questi attori comici!)
E non è che i costituzionalisti (non quelli ossessionati dal sostenere che l'art.41 Cost. è "stalinista", non sapendo neppure indicare perchè) non l'avessero "avvertito".
Delia La Rocca, nell'interessante saggio collettivo, dal significativo titolo "Il Costituzionalismo asimmetrico dell'Unione europea", (Giappichelli 2010) ci dice, nel suo contributo "Dalla lotta per i diritti alla lotta tra i diritti": "Fuori dalle aule universitarie, della convegnistica accademica o delle sedi giurisdizionali, i comuni cittadini cominciano a chiedersi [eravamo nel 2010 ndr.], sempre più spesso se, tra i diritti di cui tanto parliamo, ce ne sia qualcuno che può risolvere il loro problema. Mentre i cultori di discipline non giuridiche si chiedono se i nostri "tecnicismi" siano all'altezza delle sfide poste dal nuovo...scenario. Insomma se tutti questi diritti servano davvero a qualcosa.
Dinanzi alla difficoltà sempre più diffusa nel senso comune di avere piena consapevolezza dei propri diritti "effettivi" e "ragionevole" certezza nel farli valere, potrebbe risultare non del tutto ingiustificata la preoccupazione ormai crescente che dall'Unione europea, piuttosto che un innalzamento delle tutele, promani una loro riduzione, una loro compressione o, addirittura, un loro sovvertimento".
E di "sovvertimento" e "riduzione" ASSOLUTA dei diritti, oggi, a distanza di poco più di 2 anni, abbiamo la certezza, grazie alla "wunderbar" decisione della Corte europea di giustizia in seduta plenaria commentata nel post "Aux armes citoyens...", laddove si nega, senza alcuna spiegazione, che la certezza del diritto possa essere posta in pericolo dalla pletora di regole incomprensibili, e pesanti come catene, che gettano tutti noi nelle "segrete" del sogno europeo...ponendoci collettivamente nella condizione di Josef K., nel "processo" di Kafka.
A proposito, per "Poggio", del Parlamento europeo e della sua essenza ossimorica, dedita al più a "risoluzioni" sui nuovi diritti "cosmetici", ma incapace di "rappresentare" i popoli e legiferare sui loro interessi, parleremo...