
Come chi segue questo blog sa benissimo, la mia analisi parte dalla Costituzione, per illustrare come il suo modello sia il frutto di 150 anni di lotte sociali e di problematiche che vennero affrontate in un modo che teneva già conto di tutto quanto, nella sua attuale riproposizione ordoliberista, si riaffaccia con una implacabile"ovvietà" sul palcoscenico della Storia umana.
Potrei citare ulteriori post in cui ipotizzo alcune "esplicitazioni" di fondamentali principi costituzionali che, semmai, consentano di rendere inequivocabile che a quella scelta, operata in un (raro) momento felice al termine di una tragedia, dovremmo saldamente attenerci.
Per evitare "che tutto questo si ripeta".
Vi faccio qui un esempio di come il pericolo di dare per scontato che occorra "fare le indispensabili riforme", propinando al corpo sociale stremato dosi ulteriori della stessa medicina avvelenatrice ordoliberista (o semplicemente spaghetti-liberista), sia sempre presente.
Anzi, radicatissimo e diffuso.
Ci dovremo parare le spalle sia dalle offensive dei diritti cosmetici che dalle pulsioni anti-Stato democratico che attaccano a forbice la sovranità costituzionale.
Questa battaglia è già in sè impervia: simultaneamente dovremo prepararci al collasso dell'euro e al tentativo di rilancio dell'internazionalismo liberoscambista che verrà fortissimamente tentato in preparazione di questo collasso.
Il materiale e le analisi di queste problematiche sono la ragion d'essere di questo blog.
Ma se non rafforzeremo la coscienza del vincolo democratico che ci lega dal Potere Costituente fino alla recuperata sovranità popolare, non saremo in grado di sopravvivere come popolo indipendente all'attacco finale che comunque verrà sferrato.
In questo credo e in questo si può dare un contributo.
La Costituzione del 1948 non si tocca: la si rafforza!
Ogni ulteriore cedimento è una capitolazione; e non ci sarà modo di riprendersi. Per generazioni.
Questa è la posta in gioco per chi vuole rendersi conto.