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OMNIBUS E IL DRIFT DEL MAINSTREAM SUL NEO 25 LUGLIO: "ARI-FATE PRESTO"?

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Incipit "by the way":
A proposito (Mieli-Rutelli), il "civismo" di Milano, fuori dal c€ntro, che è un grand€ giardino:

Degrado, il prefetto in campo:Milano ha nove zone a rischio

http://milano.repubblica.it/images/2014/01/15/214412382-357256f0-aba7-421a-a3cd-1c10b3851c41.jpg

Come Milano ha abbandonato le sue periferie




Ex multis...


1. Dunque, dicevamo...Questo è il link alla trasmissione Omnibus a cui ha partecipato oggi Alberto Bagnai

http://www.la7.it/omnibus/rivedila7/omnibus-25-07-2015-159691


Al di là del merito della questione, una cosa mi è parsa veramente significativa: OGGI E' IL 25 LUGLIO.
E' il 25 luglio e si vedono eminenti rappresentanti del super-mainstream italiano mettere in campo tutti gli elementi indicati come tipici del 25 luglio frattalico sul versante della "politica italiana", anche (e proprio) nella sua versione attuale "al rallentatore"
In tal senso, veramente impressive gli interventi di Mieli. E tutto questo, in attesa di una rielaborazione attualizzata dell'ipotesi, va considerato al netto dei ricalcoli cronologici e rammentando che si tratta di un divertissment.

2. Al pari di Rutelli, sono anche io curioso di capire come mai si siano seccate le piante sulla "Cristoforo Colombo": magari c'è che un appalto non può essere rinnovato, alla sua scadenza, perchè, semplicemente, hanno agito le norme di taglio lineare sui trasferimenti alla finanza locale; magari per pagare i debiti verso le imprese e... non accumularne altri. Magari c'entra pure qualcuna delle numerose norme di "ricontrattazione al ribasso-o-risoluzione" sugli affidamenti di appalto in corso. 
Come in tutta Italia. Ma proprio tutta: basta cercare (altro che "civismo, signora mia!").
Magari, si scoprirebbe, (a parte gli eccessi di affidamenti a trattativa diretta: ma se il sindaco deve essere plebiscitariamente eletto, il consenso da qualche parte va ricompensato...), che, essendo la burocrazia tecnica servente il vertice capitolino (organizzativamente e funzionalmente), in pratica, sempre la stessa, Rutelli non avrebbe probabilmente potuto ottenere risultati molto diversi da quelli dell'Amministrazione attuale

3. Chissà: i "problemi che non si riescono a risolvere" (cit.Mieli) forse dipendono da qualcosa che ha a che vedere con la neo-struttura €uro-imposta dell'amministrazione pubblica italiana("Alberto...lo nascesti!"). 
Solo che, al tempo di Rutelli, l'effetto restrizione della liquidità (cioè l'uccidere la domanda interna per via di consolidamento fiscale), e quindi della possibilità di azione politica, non aveva ancora agito, semplicemente perchè i nodi non erano ancora venuti al pettine in termini di "crisi (€uropea) di bilancia dei pagamenti". 
E' chiaro come il sole che se non puoi effettuare scelte, - e le poche che fai sono talmente rarefatte che la corruzione "si vede" pure molto di più!-, le NON SCELTE DIVENGONO "RESPONSABILITA'" ma per omissione, per asfissia delle finanze pubbliche (anche se mal gestite e "biscottate", ma non peggio che in altri paesi del mondo...). 
Che i partiti subiscano senza reagire questa situazione di impedimento alla scelta politica è, ovviamente, un effetto programmatico del vincolo esterno ("internazionalizzazione"): sappiamo pure che questo significa che i partiti di massa, come ci illustra bene Rodrik (che forse Mieli dovrebbe leggersi) non esistono più.

4. Alla fine, tranne che per gli spunti lanciati da Alberto, naturalmente raccolti con aplomb impassibile (forse, a quanto pare, nel backstage pubblicitario, "meno"), tutti gli altri parevano d'accordo sul fatto che la soluzione fosse: "PRIVATIZZIAMO", TUTTO E "FATE PRESTO!".

Insomma, al di là del dettaglio delle analisi, il drift del mainstream sull'orlo (?) del neo-25 luglio, si può così riassumere (brutalmente? Sinteticamente? Ormai non fa differenza): 
a) questa classe politica non sa gestire l'ordoliberismo, cioè l'intervento, anche ampio, dello Stato, limitato a garantire le regole di funzionamento del mercato. 
Non si può dimenticare, in proposito, il colloquio Lippmann (qui, P.6), laddove Miksch, dice: “in questa politica neoliberale è possibile che gli interventi economici siano tanto ampi e numerosi quanto in una politica pianificatrice, ma sarà la loro natura a essere differente”.
b) La democrazia idraulica tradisce il suo mandato, che è di garantire il risultato avuto di mira, fin dall'inizio, dalle oligarchie finanziarizzate. 
c) Quindi, essendo irreversibile il modello del mercato, finanziarizzato e sovranazionale, togliamo il "sociale" (cioè la versione "strategica" che caratterizza l'ordoliberismo, come Roepke ben ci spiega, v.P.6, confermando Hayek) e...
d) passiamo direttamente alla dittatura benefica e indispensabile auspicata da Hayek...nell'interesse della libertà (degli operatori di mercato).

5. Solo che la dittatura, oggi, in pieno internazionalismo federalista a trazione germanica, si chiama Trojka: ed è tanto liberatoria. Se si sfiducia l'attuale politica e si anéla a questo assetto, la differenza con la Salò del post 25 luglio non è poi tanta.
Estote parati...


https://pbs.twimg.com/media/B4ch0cKCYAMZtY1.jpg






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