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UNA PRECISAZIONE E UN'IPOTESI "FRATTALICA"

Previous: ‘A CORRUZIONE E IL “FOGNO”: LO STRANO CASO DEL DOCTOR PETIOT- Questo post sarà pubblicato contemporaneamente su goofynomics, tempesta perfetta e vocidall'estero (più o meno..."sincronizzati"). Quindi ha la prima particolarità di essere un esperimento di inter-connessione tra blogs. Per rafforzare la comunicazione e la diffusione del pensiero "forte" di una democrazia da ritrovare. La seconda particolarità è che contiene degli estratti del libro "Il tramonto dell'euro". Il libro che migliaia di utenti in rete e tutta la gente a cui questi stessi ne parlano vorrebbero tanto trovare in libreria (almeno). Sulla crisi economica la editoria si sta sbizzarrendo, con libri di autori vari, di cui non faccio nomi, di cui ho visto pieni gli scaffali delle librerie, e posti in bella evidenza. Dove rimangono. Lo so perchè tutti i giorni mi aggiro per le librerie e li vedo lì che mi fissano "inespressivi". Ma quello che cerco deve sempre arrivare. E l'ho comprato dove "NON" l'ho ordinato, alla fine. Ma insomma, "ndo' sta sto libro? per lo meno nella diffusione che tutti ci attendevamo? Boh...Però a Natale dai! A Natale vorremmo bombardare di verità la gente che amiamo...e anche non...Comunque questo post spero servirà a capire che le "verità nascoste" sono il sale dell'attuale drift of Power
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Nel post iniziale, (quello pubblicato anche sui blog "fratelli" Tempesta perfetta e Vocidall'estero, mentre di goofynomics questo potrebbe praticamente dirsi uno spin-off "giuridico-istituzionale"), non figura la parola "euro".
Ora, questo non è dovuto a una certa "curiosa" rimozione che colpisce molti economisti dopo aver compiuto lodevoli analisi economiche dimostrative...della conseguenza che non viene poi enunciata.
Avevo infatti ritenuto che la fatidica parola non dovesse necessariamente essere pronunciata perchè, in un certo senso, sapevo di aver già espresso in rete la mia idea al riguardo e che ciò fosse noto agli "amici", (che sareste poi voi tutti che fin'ora mi onorato della vostra presenza).
Eppure qualcosa avevo detto che non lasciava adito a equivoci: "Siccome questo non sarà un blog di teoria e di discussioni "politiche" ma una fonte di conoscenza e di contributi scientifici, intrinsecamente democratica nel senso qui precisato, parleremo di problemi e questioni che sono all'attenzione di tutti i cittadini , nella loro vita molto concreta e molto angosciante, per trovare il modo di definire analisi, proposte e strumenti che possano portare a REGOLE E SOLUZIONI di rivitalizzazione della democrazia e del benessere generale.
Questo, mi auguro, potranno aspettarsi i lettori e i commentatori del blog stesso, a cui si invia fin da ora un "in bocca al lupo", nell'intento di costruire il più possibile insieme una "mappa" per una nuova Costituente, tracciata nella consapevolezza e nella piena libertà di partecipazione del più grande numero possibile di persone, interessate alla "liberazione" della Costituzione del '48 dalle catene che, tristemente, sembrano, ora più che mai, vincolarla...E a noi i "vincoli" alla democrazia, specie se "esterni", non piacciono"

Ora REGOLE E SOLUZIONI a cosa mai si potrebbero riferire? A quale esigenza dovrebbero corrispondere, per non ripetere una trita e abusata tendenza al generico "riformismo", che spesso funziona da "cosmesi" per realizzare il "rullo compressore" del "più Europa"?
Insomma, mi accorgo che una precisazione di "Intento" ulteriore si rende opportuna.
Tracciare la mappa per una nuova Costituente non può che riferirsi a quella che si chiama "rottura ordinamentale": cioè all'evenienza di dover rinnovare il patto fondamentale che lega solidaristicamente un'intera comunità nazionale, che si esprime in una Costituzione formale, a causa del repentino mutare della costituzione materiale.
Quello che accadde, cioè, tra il 1943, a partire dall'8 settembre, e si concluse il 1° gennaio del 1948, con l'entrata in vigore della nuova Costituzione.
Qua la peculiaritàè che la logica del "più Europa" e del "vincolo esterno" ha provocato la progressiva "sospensione" di parti fondamentali della Costituzione formale, instaurandosi una sorta di costituzione materiale "occulta", grazie all'acritica accettazione del sovrapporsi derogatorio delle fonti di diritto europeo -comprese le lettere della BCE- persino a quelle di rango costituzionale.
Un fenomeno tanto più grave perchè gestito da una classe di governanti che pare ignorare il significato delle disposizioni costituzionali che si trovano a sospendere e a derogare, chiarito e rafforzato, fino a poco prima dell'irrompere del "vincolo esterno", da decenni di interpretazione costituzionale e di vita democratica che perseguivano il benessere della Nazione.
Cioè non il benessere dei pochi ma la redistribuzione verso i molti, non la protezione di un certo tipo di profitti, o dei profitti tout-court, ma la protezione del lavoro in ogni sua forma, e proprio come strumento di crescita della ricchezza collettiva.

Dunque, REGOLE E SOLUZIONI per costruire insieme una mappa per una nuova Costituente, guardano al futuro non in senso cronologico, dato che il fluire del tempo è inevitabile, ma in senso "deontologico": qua si suppone che di regole e soluzioni di rinnovamento democratico ci sarà bisogno in vista dell'inevitable crollo dell'euro. Per trovarsi pronti a sradicare anche la costituzione materiale occulta, una volta che, insieme con l'euro, il suo terribile meccanismo di soffocamento delle speranze e dei diritti fondamentali costituzionali, sarà, auspichiamo, finalmente cessato.

Personalmente ho formulato un'ipotesi "frattalica" di ricorrenze della Storia.
Ma è più un'intuizione, un "divertimento", che non una verifica delle forme biologico-sociali matematicamente tracciabili (e se qualcuno lo sapesse fare il suo contributo sarebbe interessantissimo per tutti).
Ho cercato di ricalibrare l'8 settembre prossimo venturo.
Il fascismo new edition coincide con la scelta autoritaria e paternalista di entrare nell'euro. Quindi la data di fondazione dell'era neo-fascista è il 1992 (l'enfasi retorico-propagandistica del "più europa" coincide).
Il 1992 più o meno corrisponde quindi al 1922: marcia su ROMA del 28 ottobre (per quanto Maastricht venga firmato a febbraio 1992 e entri in vigore all'inizio del 1993, ma si tratta di dettagli..cioè sfasature di qualche mese di eventi comunque di "durata").
La fine del regime si colloca "naturalmente" a distanza di circa 21 anni (cioè nel 2013).
Ora siamo nel 2012: quindi siamo nel 1942, ad El Alamein, costretti a dare la battaglia finale a fianco dei tedeschi e a reggere una parte del fronte con una differenza di potenza di fuoco (a parità di divisioni schierate), rispetto agli inglesi, di 5 a 1. Contemporaneamente inizia la sconfitta dell'Asse a Stalingrado (fine '42, anche se poi la resa è del febbraio '43). Insomma la rotta del nostro esercito coinvolto nell'accanimento strategico suicida di Hitler (e i tedeschi che ignorano gli italiani in difficoltà per mettersi in salvo da soli).
Se tanto mi dà tanto, la crisi finale dell'euro, rispetto ai tedeschi (cioè rottura ufficiale della sudditanza) si collocherà nella seconda parte del 2013, con il nuovo 8 settembre.
Anche se la sfasatura di alcuni mesi inziale potrebe farci considerare il tutto con una certa "elasticità" profetica :-)...
Ci sarà, a precederlo un 25 luglio 1943, cioè una tardiva e codarda presa di distanza, da Monti e dalle politiche ispirate dalla Germania, da parte delle forze politiche che lo avevano appoggiato e esaltato (dopo qualche mese dalle elezioni del 2013 per evidente default dell'austerity e per isolamento internazionale?).
Nel frattempo, deve verificarsi qualcosa di simile all'entrata in guerra degli USA con la Germania ed allo sbarco in Sicilia. ..Cioè, ipotizziamo, rielezione di Obama (già fatto) finalmente con le "mani libere" dalla paura del crollo dell'euro e magari emergere della crisi delle controllate USA delle banche tedesche, discariche dei titoli tossici non smaltiti e su cui Bundesbank ovviamente paventa che debba esserci un intervento di bail out a carico del bilancio federale...preferendo spremere fino all'inverosimile i PIIGS.
Occorre anche un evento analogo allo "sbarco" in Sicilia del maggio-giugno 1943 : gli USA mollano ufficialmente la politica italiana allineata a quella tedesca, magari a ridosso delle elezioni 2013 o subito dopo?
Ah: è probabile che accada che una parte della politica italiana "di governo"  - peraltro con probabili scissioni all'interno delle principali forze politiche attuali-, sostenuta da Repubblica (anche altri, a scelta) e simil-giavazzidi vari, "imbracci il fucile" rimanendo dell'idea del consolidamento fiscale, del pareggio di bilancio e attestandosi a oltranza sul filo-germanesimo assunto come "fogno" europeo, e contrasti gli USA -e forze alleate, in testa la Francia- creando una "guerra civile fredda" a partire dalla seconda metà del 2013 (sempre col beneficio dei mesi di "sfasatura" di partenza suevidenziati).
E qui ci sarà la nuova Resistenza.
Certo, ripetiamo, ci saranno sfasature di qualche mese tra i vari eventi, ma non si può avere tutto e poi è questione di identificazione delle "esatte analogie"...
Ovviamente tutto potrebbe essere contraddetto dal crollo subitaneo dell'euro: ma temo che abbiano ancora molto da menare il can per l'aia, perchè al sistema bancario e ai "collaborazionisti" (tipo governi di commissari G&S) conviene far sopravvivere l'euro (e gli spread) per provare a smontare lo Stato del welfare e fare tante belle "dismissioni" di assets pubblici e "riforme strutturali", ovviamente sul "lato dell'offerta"(come propugna apertamente Draghi).

E per questo che noi, invece, lavoriamo per il futuro specificamente legato alla previsione di sconfitta di questa follia oligarchico-autoritaria...Per essere pronti
  


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