Allora, il fenomeno dei "consapevoli" si sta manifestando così (ditemi voi se è vero): lettura dei giornali limitata al massimo, tivvù solo per films...belli (una rarità). Qualche volta ci si dice: "sentiamo che raccontano al tg e sui giornali, così mi incazzo un pò e mi carico"....Buahahahh!!!
Succede che a informarsi in rete, invece, si diventi talmente informati sui FATTI (altro che "quotidiani"...i fatti) che le lucine dei collegamenti si accendono molto meglio e i neuroni si ossigenano. Ma attenzione: qualcuno potrebbe accusarvi di COMPLOTTISMO...ALL'ARME (per loro)!!!
Si trovano cioè persone (anche stimabili e intelligenti) che di fronte alla fatica di non dover verificare tutti i fatti SOCIALI, STORICI E OGGETTIVI che ci cadono sotto gli occhi, preferiscono attenersi alla semplice sicurezza (anche metodologica) delle proprie convinzioni, senza considerare la possibilità che queste stesse loro convizioni potrebbero mutare se conoscessero "più" fatti.
IL TERMINE COMPLOTTISMO AFFIBBIATO A CHI RICERCA A FONDO E COMPIE OPERAZIONI DI CONNESSIONE INTUITIVA E DEDUTTIVA TRA FATTI CERTI NON MI PIACE: SEMBRA UNA QUASI-CENSURA ALLA LIBERTA' E ALLA CAPACITA' DI OGNUNO DI NOI DI COMPRENDERE E DI ARRICCHIRE LA VITA DEMOCRATICA COL NOSTRO CONTRIBUTO DI PENSIERO AUTONOMO E CRITICAMENTE INFORMATO.
Insomma una forma strisciante di PATERNALISMO riassumibile nel discorsetto: "non puoi fidarti di quello che frulla nella tua testolina. Non ti si può lasciare a pensare da solo se no combini casini e dici chissacchè. Lascia pensare me che la so lunga e fidati che tanto da solo non ci arrivi. Alla fine ci penserò IO che sono tanto bravo a GUIDARTI e ti spiegherò tutto tutto. Intanto dormi (Pierino) che te lo dico io quando e come devi "decidere" di muoverti". Mmmmm....All'arme: però, questa volta per noi...
Vabbè, su questo ci tornerò mostrando i problemi della metodologia di "indagine" disponibile a un cittadino che, giustamente, rivendica i suoi diritti.
Comunque sia, dicevo: mi trovavo in questo "mood" anti-informazione terroristico-irregimentata sulla situazione economica...e però mi piace prendere il cappuccino nel mio bar preferito, dove un giornale "popolare" romano è disponibile in copia per gli "avventori". Sfogliando le pagine, alquanto inorridito dal "taglio" delle notizie sulla "crisi", mi cade l'occhio una dichiarazione di Bonanni: "Produttività. Bisogna estendere l'accordo al "pubblico".
Vado poi sul sito della CISL funzione pubblica e vedo che l'integrale dichiarazione è del seguente tenore:
L'accordo sulla produttivita' va esteso anche al settore pubblico perche' "la scarsa produttivita' della p.a. non dipende da una scarsita' di risorse, ma dalla sua cattiva organizzazione da un lato e da una proliferazione di norme dall'altro". E' quanto ha sostenuto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, intervenendo al convegno “Lavoro pubblico, lavoro sociale”. "Una pubblica amministrazione piu' efficiente – ha affermato - comporterebbe meno costi per la collettivita' e le imprese, finirebbe per essere un gap strutturale per la crescita. E' questa la sfida che ci aspetta e che intendiamo assumere con responsabilita'.
Succede che a informarsi in rete, invece, si diventi talmente informati sui FATTI (altro che "quotidiani"...i fatti) che le lucine dei collegamenti si accendono molto meglio e i neuroni si ossigenano. Ma attenzione: qualcuno potrebbe accusarvi di COMPLOTTISMO...ALL'ARME (per loro)!!!
Si trovano cioè persone (anche stimabili e intelligenti) che di fronte alla fatica di non dover verificare tutti i fatti SOCIALI, STORICI E OGGETTIVI che ci cadono sotto gli occhi, preferiscono attenersi alla semplice sicurezza (anche metodologica) delle proprie convinzioni, senza considerare la possibilità che queste stesse loro convizioni potrebbero mutare se conoscessero "più" fatti.
IL TERMINE COMPLOTTISMO AFFIBBIATO A CHI RICERCA A FONDO E COMPIE OPERAZIONI DI CONNESSIONE INTUITIVA E DEDUTTIVA TRA FATTI CERTI NON MI PIACE: SEMBRA UNA QUASI-CENSURA ALLA LIBERTA' E ALLA CAPACITA' DI OGNUNO DI NOI DI COMPRENDERE E DI ARRICCHIRE LA VITA DEMOCRATICA COL NOSTRO CONTRIBUTO DI PENSIERO AUTONOMO E CRITICAMENTE INFORMATO.
Insomma una forma strisciante di PATERNALISMO riassumibile nel discorsetto: "non puoi fidarti di quello che frulla nella tua testolina. Non ti si può lasciare a pensare da solo se no combini casini e dici chissacchè. Lascia pensare me che la so lunga e fidati che tanto da solo non ci arrivi. Alla fine ci penserò IO che sono tanto bravo a GUIDARTI e ti spiegherò tutto tutto. Intanto dormi (Pierino) che te lo dico io quando e come devi "decidere" di muoverti". Mmmmm....All'arme: però, questa volta per noi...
Vabbè, su questo ci tornerò mostrando i problemi della metodologia di "indagine" disponibile a un cittadino che, giustamente, rivendica i suoi diritti.
Comunque sia, dicevo: mi trovavo in questo "mood" anti-informazione terroristico-irregimentata sulla situazione economica...e però mi piace prendere il cappuccino nel mio bar preferito, dove un giornale "popolare" romano è disponibile in copia per gli "avventori". Sfogliando le pagine, alquanto inorridito dal "taglio" delle notizie sulla "crisi", mi cade l'occhio una dichiarazione di Bonanni: "Produttività. Bisogna estendere l'accordo al "pubblico".
Vado poi sul sito della CISL funzione pubblica e vedo che l'integrale dichiarazione è del seguente tenore:
L'accordo sulla produttivita' va esteso anche al settore pubblico perche' "la scarsa produttivita' della p.a. non dipende da una scarsita' di risorse, ma dalla sua cattiva organizzazione da un lato e da una proliferazione di norme dall'altro". E' quanto ha sostenuto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, intervenendo al convegno “Lavoro pubblico, lavoro sociale”. "Una pubblica amministrazione piu' efficiente – ha affermato - comporterebbe meno costi per la collettivita' e le imprese, finirebbe per essere un gap strutturale per la crescita. E' questa la sfida che ci aspetta e che intendiamo assumere con responsabilita'.
"Vogliamo riformare la p.a. - ha aggiunto Bonanni -, riorganizzare il lavoro pubblico valorizzando professionalita' e partecipazione, vogliamo aumentare la sua produttivita' e per questa via migliorare le retribuzioni". La via da percorrere è quella "della concertazione e della contrattazione", valutando "amministrazione per amministrazione cosi' come abbiamo fatto nel settore privato".
Quanto alla dirigenza pubblica, anche quella "deve profondamente cambiare". E' necessario, ribatte il segretario, abbattere la prevalenza della cultura amministrativa nel settore pubblico per cui oggi il problema principale dei dirigenti e' quello di essere al riparo da sanzioni della giustizia amministrativa e non quello della efficienza economica dei loro uffici". In questo quadro vanno quindi "rivisitati i poteri, stabilita' e retribuzioni dei dirigenti apicali" per passare "dalla cultura delle procedure a quella dei risultati in termini di servizi ai cittadini e alle imprese e di produttivita'".
La Pubblica amministrazione va riformata profondamente, altrimenti l'Italia rischia di "affondare". La politica, continua Bonanni, si è appropriata dei gangli vitali della Pubblica amministrazione senza farla funzionare." Per rilanciare l'Italia è necessaria "una nuova fase costituente", riformando la politica e tagliandone i costi. Per questo "è necessaria una nuova fase costituente che riorganizzi il paese, attraverso processi riformatori della politica e dei suoi costi". Una riforma "delle istituzioni centrali e locali, con una loro riduzione e semplificazione, e della ripartizione dei loro poteri, del Titolo V della Costituzione rivedendo un federalismo oggi pasticciato e ingestibile".
Bonanni annuncia''una forte stagione di sollecitazione nei confronti della politica'' alla quale la Cisl "darà un contributo aprendo il confronto con le forze politiche su un documento di proposte, fin dalla imminente campagna elettorale". La Cisl intende chiedere al Parlamento di indicare un comitato di saggi che riscriva le regole e i livelli istituzionali e amministrativi del Paese."
Premesso che non ce l'ho con Bonanni ma che la sua apparentemente condivisa (non da voi, ma dai tanti "livorosi" di sicuro) dichiarazione è veramente SINTOMATICA DI UNA CULTURA AL CAPOLINEA...Tanto premesso, lì per lì ho pensato: ora ci faccio un bel post e spiego in dettaglio tutte le magagne di questo ragionamento para o pseudo-logico.
Ma poi mi sono detto:
a) Vuoi vedere che dopo il post sulla corruzzzione (quello del dott.Petiot) i miei lettori riescono a farcela da soli a smontare le "inesattezze" tecnico-concettuali di questo discorso?
E poi, a un secondo sguardo, mi sono pure "soggiunto" (ci si può auto-soggiungere? Ah! la parola "creativa"!):
b) "Oh ma sta "costituente" 'un'è (omaggio a Sil-viar) che l'hanno "chiappata" leggendo da queste parti? (In fondo il post di annuncio del blog è del 25 novembre e c'è stato tutto il tempo per una "certa" qual diffusione, nevvero, poffarbacco: essendo un pomposo leguleio talora mi esprimo così).
c) Questa supposizione è "complottismo"?...(ma, ripeto: ci torneremo)
Quindi passo a voi la palla.
Ma vi do' alcune dritte:
1. Le "inesattezze" sono in semplice neretto;
2. Le "curiose" assonanze (complottismo?) con i temi qui trattati in precedenza (e già da voi brillantemente commentati) sono in neretto e pure sottolineate.
3. La spesa pubblica italiana/PIL, al netto degli interessi sul debito, non è affatto alta...e da oltre 20 anni (devo mettere i dati o ci pensate voi? :-)...)
4. Siamo in saldo (avanzo) primario del bilancio pubblico dal 1992 e questo in termini di investimenti in organizzazione e personale della pubblica amministrazione vorrà pure dire qualcosa...o qualcuno la pensa come Bonanni?
5. La giustizia amministrativa?...Applica sanzioni? Non è che voleva riferirsi alla giustizia "contabile" della Corte dei conti?
6. Il problema della dirigenza amministrativa starebbe nell'avere un eccesso di cultura..."amministrativa", cioè di "specifica professionalità"?
7. Passare dalla "cultura delle procedure a quella dei risultati in termini di servizi ai cittadini e alle imprese e di produttivita" ci ricorda il meraviglioso concetto dello Stato come impresa di cui al suddetto post "corruzzzione"?
8. La proliferazione di norme...ma guarda un pò: non è che il 90% delle norme emanate negli ultimi 20 anni è di recepimento di fonti UE o adottate in nonme del "lo vuole l'Europa? E dopo 20 ani di questi stessi slogan, ancora stiamo a parla' di "efficienza" e di "risultati" slogan di intestazione di TUTTE le riforme nello stesso periodo?
9. Come mai alla locuzione, un pò tanto generica, "cattiva" organizzazione non si fa mai seguire la parola "controlli preventivi sugli atti"?
10. Abbiamo proprio bisogno di un comitato di saggi se è per farci dire che bisogna tagliare, tagliare, tagliare, non pensare ad alcun piano di investimenti (dato che, ci assicura Bonanni, il "problema non dipende dalla scarsità di risorse"...dopo oltre 20 anni di finanziarie di tagli?).
11. E poi: sti saggi scommettiamo che saranno i "soliti noti" che "spesapubblicaimproduttivadebitopubblicobrutto", presi dai ranghi di un noto partito di "espertologi"?
Insomma. Tre quesiti (facili, facili) e undici dritte (interrogativi retorici...) ce l'avete.
Adesso con la calma feroce dei "giusti-che-nun-li reggono-più" lascio a voi un oculato e dettagliato lavoro di demolizione. Ci sentiamo dopo, brothers in arms...