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DOING BUSINESS? OH YES, DOING DEBT...(A CARICO VOSTRO e pro-creditori privati finanziari)

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http://ecx.images-amazon.com/images/I/51W2LH1CTTL._SX341_BO1,204,203,200_.jpg

1. Si parla tanto, all'atto della sua uscita, della classifica "Doing business" della World Bank: non mi soffermerei sul "balzo" in avanti del ranking italiano, asseritamente dovuto alle "riforme", ma in realtà anche derivante dal cambiamento di taluni criteri nell'applicazione degli indicatori. Le 11 posizioni guadagnate rispetto al 2014 sono nell'ambito di due classifiche consecutive non perfettamente omogenee e, di conseguenza appaiono inutili sia qualsiasi trionfalismo che la solita litania autodenigratoria "siamo dietro a"... (nel caso alle Mauritius, all'Armenia o alla Macedonia...).

Questo perchè tale classifica, risente di scelte ideologiche e di limiti metodologici talmente rilevanti da non indicare praticamente nulla di oggettivo e veramente significativo, che non sia un complessivo vincolo psicologico di massa: bisogna fare le riforme, costi quel che costi, noi teniamo il punteggio e stimoliamo così la frenesia collettivo-governativa di arrivare in alto, di vincere la competizione, non importa dove questa conduca le comunità sociali nella loro qualità di vita e nel loro benessere economico.

Al riguardo suggerisco la rilettura di questi due post di Arturo:

LE RIFORME 2 - GLI INDICI (Parte I): MUTILARE I DATI E IGNORARE LE COSTITUZIONI

LE RIFORME 2- GLI INDICI (Parte II): UN'UNICA CLASSIFICA "PER DOMARLI TUTTI"

2. Vi riporto, a titolo esemplificativo, tra i tanti, un passaggio significativo: 

"...dal quadro legale esaminato restano ovviamente fuori gli eventuali principi-fini contenuti nell’eventuale Costituzione: si rivela chiaramente tutta l’ideologicità di un’operazione che sarà debole sul piano euristico in quanto opaca su quello politico, cioè fintamente tecnica/neutrale

Un esempio chiarissimo di questa strategia si rivela nell’analisi deicosti:Venn, che nel paper linkato difende a spada tratta la bontà degli indici Ocse relativi alla protezione del lavoro - tra l’altro proprio in ragione dei nuovi apporti tratti dalla prassi, in particolare la contrattazione collettiva che vi sono stati immessi - ammette tuttavia (pag. 37) che “al momento è molto difficile misurare i costi di attuazione (enforcing) delle regole del mercato del lavoro su una base internazionale confrontabile”; l’autore individua però subito la possibile soluzione: “Procedure semplificate, insieme con misure che incoraggino le parti a risolvere le controversie rapidamente, mantengono i costi al minimo”. 
Resta lecito domandarsi che cosa resterebbe dell’effettività delle regole in discussione una volta che il costoso (forse: perché in realtà non si sa) art. 24 della Costituzione sia stato finalmente disattivato (non “lasciando ai giudici” le decisioni in materia di licenziamento, come ha detto Renzi) e se questa cancellazione non costituisca una posta che meriterebbe una qualche considerazione. 
Grave è anche l’esclusione dal computo dei costi sia delle “norme private”, che le imprese adotterebbero in contesti non regolamentati, sia “della non regolamentazione”.  
Per esempio, “non è noto al grande pubblico che i costi amministrativi di questi sistemi [quelli di previdenza pubblica] ammontano a meno del 2% dei contributi versati, rispetto al 30-40% [sì, avete letto bene] delle compagnie di assicurazione private” (N. Acocella, Economic Policy in the Age of Globalization, Cambridge, Cambridge University Press, 2005, pagg. 150-151). Costi amministrativi similmente elevati si possono riscontrare nella sanità privata (vedi per esempio qui e qui). 
Simili omissioni rendono in effetti il gioco un po’ scoperto: “In base alla logica che ispira le compagnie europee per la semplificazione amministrativa per cui solo i costi della gestione pubblica determinano oneri burocratici, gli oneri amministrativi della sanità privata verrebbero contati come redditi (e profitti delle società di assicurazione).” (Zenezini, op. cit., pag. 14). "

3. Vladimiro Giacchè su twitter segnala questo articolo di Alessandro Somma sulla pubblicazione dell'ultima classifica Doing Business: vi si dice, tra l'altro, che, - allo scopo di stabilire la superiorità delle leggi economiche del mercato su quelle dello Stato, cioè l'esigenza di adeguamento incondizionato del diritto statuale alla suprema Legge naturale ad applicazione riservata agli unici soggetti di diritto "pleno jure" (essendo tutti gli altri, non "businessmen" solo dei sub-soggetti le cui prerogative giuridiche si atteggiano a privilegi parassitari e portatori di "inefficienze")-, si afferma la implicita superiorità del common law sul civil law.
A questa conclusione tendenziale si può aderire a condizione di rammentare che il civil law, incentrato sul sistema delle codificazioni (il cui apice storico è il code Napoleon), era anch'esso in grado di riportare l'assetto sociale alla piena realizzazione degli interessi dell'oligarchia capitalista: il fulcro di ciò si incentrava sulla piena assimilazione del rapporto di lavoro al contratto di diritto comune (regolato appunto dal codice civile), senza alcuna sostanziale differenza dal regime contrattuale generale, in modo tale da affermare (soltanto) la formale parità delle parti (nel negoziare, liberamente, durata del contratto, compenso e condizioni, apparentemente paritarie, di risoluzione del rapporto di durata così instaurato).

3.1. Ciò che ha portato al mutamento di paradigma socio-economico che le "classifiche" WB o OCSE si premurano implacabilmente di smantellare, sono state le Costituzioni democratiche del welfare
In definitiva, sintetizzando, è proprio la metodologica rimozione - come segnala il passaggio di Arturo sopra riportato- delle Costituzioni dal quadro rilevante a  costituire lo scopo ideologico di queste classifiche: camuffato da tecnicismo neutrale, e, allo stesso tempo, indicativo dell'intenzionale e grossolano "buco" metodologico che le caratterizza. 
Con l'implicita premessa che, le stesse Costituzioni, siano esattamente l'ostacolo da annichilire per instaurare la liberalizzazione regolatoria e la privatizzazione del diritto e della ricchezza pubblica, che consentono alla business community sovranazionale di affermare il proprio Potere Costituente globale, svincolato dai popoli che, in precedenza, pretendevano di esserne i depositari.

4. Ma c'è un altro aspetto: queste classifiche, in particolare quella Doing Business, non sono neppure (e non per caso, anzi) in grado di definire la sostenibilità del modello socio-economico che intendono imporre: i paesi che figurano al top della predicata efficienza regolatoria pro-mercati, rivelano tutt'altra realtà, se li si colloca nelle diverse classifiche del debito complessivo, pubblico e privato, che grava sulle rispettive comunità sociali e in quella del saldo rispettivo delle partite correnti.
Questa è la classifica "Doing Business" da ultimo pubblicata:

"Economy Rankings

Economies are ranked on their ease of doing business, from 1–189. A high ease of doing business ranking means the regulatory environment is more conducive to the starting and operation of a local firm. The rankings are determined by sorting the aggregate distance to frontier scores on 10 topics, each consisting of several indicators, giving equal weight to each topic. The rankings for all economies are benchmarked to June 2015.

Singapore1101617191541127
New Zealand2133111122551531
Denmark32951292820121379
Korea, Rep.42328140428293124
Hong Kong SAR, China5479591914472226
United Kingdom61723154519415383313
United States *7493344342355334215
Sweden81619711701437172419
Norway9242618137014144586
Finland103327162042661732301
Taiwan, China11226218592539651621
Macedonia, FYR
12210455042147262637
Australia1311439475664289414
Canada1435310542769444916
Germany151071336228497235123
Estonia161516344288130241140
Ireland17254330392886489320
Malaysia181415133828431494445
Iceland194045815592036643515
Lithuania2081854228474919370
Austria211064717265936741618
Latvia2227306523194927222543
Portugal23133625279766651208
Georgia24611623720407813101
Poland
258552494119495815532
Switzerland2669565165910519404644
France273240208579298711424
Netherlands282885433079662619111
Slovak Republic29688448542887316333
Slovenia2918713536126735111712
United Arab Emirates31602410974911011891
Mauritius3237354199422913662739
Spain
3382101744959296013925
Japan *3481681448793612152512
Armenia355629914424941292871
Czech Republic36931274237285712217222
Romania3745105133647575513446
Bulgaria38525110063281488205248
Mexico *
3865677210655792594128
Croatia4083129666070293811059
Kazakhstan4121927119702518122947
Hungary4255881172919819512365
Belgium4320545313297579015310
Belarus4412348971095763252969
Italy
45508659249736137111123
Montenegro
4659911637973664424336
Cyprus476414567924225444314317
Chile4862245156793633635658
Thailand4996391157973670565749
Peru5097486435154950886974
Russian Federation *
5141119298426647170551
Moldova
522617010421283678336760
Israel53569691127428103587729
Colombia
548438695421413611018030
Turkey55949836527920616236124
Mongolia5636251344459891748089
Puerto Rico (U.S.)575113557164788134931007
Costa Rica
581214923537166806712487
Serbia
596513963735981143237350
Greece605460471447947662713254
Luxembourg61801428891671222111780
Rwanda6211137118122884815612772
Azerbaijan637114110221093634944084
Jamaica649728012275714614610735
Bahrain651409772510911188510185
Kosovo
6647136124322857677148163
Kyrgyz Republic6735201606283613883137126
Qatar68109811128133122111911251
Panama
6944703284196616654148132
Oman70149466033126134106970105
Bhutan719179505179115282150189
Botswana7214397122707081715112856
South Africa
731209016810159142013011941
Tunisia7410357388612610581918157
Morocco
75432955761091056210259130
San Marino76113641080181122321882106
St. Lucia7767502610415266837267109
Tonga7853226115442115828797131
Bosnia and Herzegovina
79175171119974266154286638
Malta801328386961743625396183
Guatemala
811011062175151745078173153
Saudi Arabia821301724317999315086189
Ukraine833014013761198810710998141
Brunei Darussalam84742168148791341612111398
China *
8413617692437913413296755
El Salvador
8612515610771151551624610979
Uzbekistan87421511128742881151593275
Fiji88167111785579111108738889
Trinidad and Tobago887214427151423611411416767
Vietnam901191210858281221689974123
Dominica91631153716513366986183129
Uruguay9261160401105912213015310464
Dominican Republic
93110441498297817757115159
Vanuatu9414714382812813454134139110
Seychelles9513112313967109105438613863
Samoa96399352651525710015179133
Albania
9758189162107428142379642
Zambia9778110123157198846152134107
Nepal991057813172133571246015286
Paraguay1001355596787914411113575102
Kuwait10114813312868109661114958122
Namibia101164667617459669311810397
Philippines
10316599191121091551269514053
Antigua and Barbuda10410795331181526616111419125
Swaziland1051568015511370134793017596
Bahamas, The1061189411418313311124976061
Sri Lanka10798778115397491589016178
Kenya
10815114912711528115101131102144
Indonesia *
10917310746131708814810517077
Honduras
11015087143887134155136150139
St. Vincent and the Grenadines11177597916015266976831189
Solomon Islands1129558901587910568141160137
Jordan1138810356981851635250126146
Ghana114102132121774266106171116161
Lesotho114112172147108152991093685117
Brazil *1161741692213097291781454562
Ecuador1171667497699711513912099148
Iran, Islamic Rep.118876988919715012316762140
Barbados119100158871341261669912716434
Belize12015981731281621226911713381
Argentina1211571738511679491701433895
Uganda122168161167120429910512878104
Lebanon12311413011610310913445147135134
St. Kitts and Nevis124903284170152881477042189
Nicaragua
12512316894147971501658194103
Cabo Verde12675104140741091639410647189
Cambodia12718018114512115111959817482
Maldives128484114117112613412813795135
West Bank and Gaza1291701627595109144568490189
India *
13015518370138428157133178136
Egypt, Arab Rep.
1317311314411179122151157155119
Tajikistan132571521771021092917213254147
Mozambique133124311641051529912012918466
Lao PDR13415342158667017812710892189
Grenada135761005813913312213213889189
Palau1361161011384679182131155130166
Guyana137921381651251679911713987156
Pakistan *
138122611571371332517116915194
Tanzania139129126831331521221501806499
Marshall Islands1407163125189791781257565167
Malawi1411616517593152115102123147164
Côte d'Ivoire1424618014610913315517614212076
Burkina Faso1437876183149133144153103163112
Mali14317215215114013316614982149100
Papua New Guinea1451381279811916799110163169138
Ethiopia1461767312914116716611316684114
Sierra Leone1479914217815915288129164105142
Micronesia, Fed. Sts.1481621411031897018511653181116
Kiribati14914213717314216212223112114189
Togo15013317910918213315516312612593
Gambia, The151169117153124162163177104110111
Burundi1521916518594174115111154146145
Senegal1538514817015213315518311314588
Comoros15416311613212310914416780179189
Zimbabwe1551821841611147981145100166152
Suriname156183109931761741667577186128
Bolivia15717815010114312614418912413692
Benin15811582179172133150179116168112
Sudan15914614610289167166140184142154
Niger160134178169126133166156158154121
Iraq16115414710611718111559178122189
Gabon162144164154173109155158165171120
Algeria16314512213016317417416917610673
Madagascar16412818218816116710576125153127
Guinea165126166159146133166184161118108
São Tomé and Príncipe16631121115162185185164111182158
Myanmar1671607414814517418484140187162
Mauritania1687011215210016213418716071189
Nigeria *
1691391751821815920181182143143
Yemen, Rep.1701528915083185122135189129151
Djibouti1711711241721681811748516218368
Cameroon172137159113175126134180185159118
Timor-Leste17310415495189162815792189189
Bangladesh *1741171181891851338886172188155
Syrian Arab Republic17512718912013616788119173157157
Congo, Rep.176177120176166109150182177158115
Afghanistan177341851561849718989174172160
Guinea-Bissau178179163184150133155152148162189
Liberia17937174180178109182118183176168
Equatorial Guinea180187157135156109144175175108189
Angola18114110816616918166141181185189
Haiti18218816713617917418714376123189
Chad183185133181155133155186168156149
Congo, Dem. Rep.18489131174135133174173187165189
Central African Republic185189155186167133150185144177149
Venezuela, RB186186125171129109178188186141165
South Sudan18718117718718017418110417976189
Libya188158189126189185188160107131189
Eritrea189184189142177185122174189121189

 

5. Ma questaè la classifica, al 2014, dei paesi (secondo il FMI, e a cui si attiene la "sorella" WB), redatta in base al saldo delle partite correnti della bilancia dei pagamenti: notare come Stati posti al vertice del buon "doing business" se la passino piuttosto male, inclusi molti importanti paesi che adottano il common law.

"List of countries by current account balance as a percentage of GDP"

This article includes a list of countries of the world sorted by current account balance as a percentage of gross domestic product (nominal GDP).
Negative percentages mean that the country is in debt.
The first list includes 2014 data for members of the International Monetary Fund. The UN World Bank sites the IMF as the source for their data on Current Account Balance, and so is not included separately on this page

IMF World Economic Outlook[1]
CountryCurrent account balance
(% of GDP)
 Mozambique-34.75%
 Liberia-31.85%
 Libya-30.11%
 Saint Vincent and the Grenadines-29.37%
 Mauritania-27.63%
 Djibouti-27.43%
 Lebanon-24.94%
 Laos-24.89%
 Grenada-23.64%
 Seychelles-22.47%
 Zimbabwe-22.27%
 Bhutan-21.95%
 The Bahamas-21.61%
 Marshall Islands-20.92%
 São Tomé and Príncipe-20.80%
 Guinea-18.46%
 Niger-18.05%
 Montenegro-17.78%
 Burundi-17.59%
 Guyana-15.90%
 Antigua and Barbuda-14.55%
 Albania-13.89%
 Kyrgyzstan-13.69%
 Equatorial Guinea-13.12%
 Dominica-13.01%
 The Gambia-12.74%
 Saint Lucia-12.41%
 Papua New Guinea-12.12%
 Rwanda-12.03%
 Panama-12.01%
 Cambodia-12.00%
 Saint Kitts and Nevis-10.73%
 Comoros-10.62%
 Palau-10.30%
 Senegal-10.28%
 Tanzania-10.16%
 Guinea-Bissau-9.97%
 Georgia-9.64%
 Democratic Republic of the Congo-9.55%
 Armenia-9.23%
 Kenya-9.22%
 Ghana-9.22%
 Cabo Verde-9.11%
 Tajikistan-9.08%
 Barbados-9.06%
 Ethiopia-8.99%
 Tunisia-8.92%
 Tonga-8.87%
 Fiji-8.77%
 Chad-8.74%
 Solomon Islands-8.50%
 Benin-8.49%
 Maldives-8.40%
 Mongolia-8.22%
 Mali-7.96%
 Sierra Leone-7.59%
 Uganda-7.54%
 Honduras-7.40%
 Suriname-7.29%
 Mauritius-7.22%
 Myanmar-7.18%
 Kosovo-7.14%
 Bosnia and Herzegovina-7.06%
 Jordan-7.02%
 Lesotho-6.63%
 Namibia-6.61%
 Jamaica-6.38%
 Togo-6.31%
 Nicaragua-6.23%
 Republic of Congo-6.22%
 Central African Republic-6.17%
 Burkina Faso-6.14%
 Belarus-6.10%
 Serbia-6.04%
 Turkmenistan-5.95%
 Morocco-5.85%
 Haiti-5.77%
 Belize-5.73%
 Turkey-5.69%
 United Kingdom-5.51%
 Moldova-5.48%
 South Africa-5.44%
 Sudan-5.16%
 Malawi-5.06%
 El Salvador-5.02%
 Colombia-5.01%
 Uruguay-4.74%
 Costa Rica-4.47%
 Algeria-4.34%
 Cameroon-4.21%
 Peru-4.06%
 Ukraine-4.00%
 Brazil-3.88%
 Samoa-3.74%
 Sri Lanka-3.74%
 New Zealand-3.52%
 Iraq-3.50%
 Côte d'Ivoire-3.28%
 Dominican Republic-3.13%
 Latvia-3.12%
 Indonesia-2.95%
 Australia-2.76%
 United States-2.36%
 Guatemala-2.31%
 Madagascar-2.26%
 Canada-2.20%
 Mexico-2.07%
 Cyprus-1.86%
 Yemen-1.58%
 India-1.44%
 Macedonia-1.33%
 Vanuatu-1.33%
 Pakistan-1.24%
 Poland-1.22%
 Chile-1.16%
 France-1.05%
 Argentina-0.87%
 Angola-0.85%
 Ecuador-0.83%
 Egypt-0.82%
 South Sudan-0.73%
 Finland-0.57%
 Romania-0.46%
 Lithuania-0.37%
 Zambia-0.23%
 Eritrea-0.21%
 Bangladesh-0.07%
 Estonia-0.05%
 Bulgaria0.05%
 Paraguay0.05%
 Spain0.11%
 Uzbekistan0.12%
 Slovakia0.16%
 Japan0.53%
 Portugal0.60%
 Czech Republic0.62%
 Croatia0.67%
 Bolivia0.73%
 Swaziland0.92%
 Greece0.93%
 Hong Kong1.57%
 Kazakhstan1.60%
 Belgium1.63%
 Italy1.81%
 Austria1.82%
 China2.02%
 Oman2.16%
 Nigeria2.21%
 Micronesia2.53%
 Malta2.70%
 Israel2.97%
 Russia3.09%
 Thailand3.81%
 Iran3.81%
 Kiribati4.07%
 Hungary4.25%
 Venezuela4.31%
 Philippines4.44%
   Nepal4.63%
 Malaysia4.63%
 Iceland4.73%
 Luxembourg5.25%
 Bahrain5.32%
 Vietnam5.42%
 Afghanistan5.70%
 Slovenia5.77%
 Ireland6.19%
 Denmark6.26%
 Sweden6.27%
 South Korea6.30%
  Switzerland6.96%
 Germany7.45%
 Trinidad and Tobago8.26%
 Norway8.46%
 Netherlands10.35%
 Gabon11.25%
 United Arab Emirates12.06%
 Taiwan12.34%
 Saudi Arabia14.11%
 Azerbaijan15.32%
 Botswana17.12%
 Singapore19.09%
 Brunei23.56%
 Qatar25.14%
 Timor-Leste26.07%
 Tuvalu26.96%
 Kuwait35.35%

I paesi principali a "common law", saranno pure molto bravi nel favorire il business, a deregolare l'interesse pubblico, a non conteggiare le esternalità che derivano dalla privatizzazione e dalla liberalizzazione, ma poi la competitività commerciale non pare essere il loro forte, almeno se si esce dalla logica della (mera) apertura delle rispettive economie agli investitori esteri, che non sono un bene in sè, a quanto pare, e della finanziarizzazione.
Nella "fiera" del debito gli operatori finanziari globali prosperano e si avvantaggiano. Lo stesso non si può dire di chi, via consumi e mutui e assicurazioni sanitarie e previdenziali, si indebita con il sistema finanziario.
Effetto dello spiazzamento del risparmio derivante proprio dalla finanziarizzazione, dalle liberalizzazioni selvagge del mercato del lavoro, dalla caduta dei livelli salariali rispetto alla produttività, e dalla conseguente caduta del risparmio e degli investimenti nell'economia reale generati dalle comunità territoriali nel loro complesso. 

6. I maggior paesi a common law, USA e UK, sono al vertice degli squilibri delle partite correnti all'interno dei paesi economicamente più rilevanti. 

La Germania, che adotta (pur nella sua peculiarità storica) il civil law, al contrario è al vertice del surplus. E, peraltro, non se la cava benissimo nell'ambito della classifica doing business; non malaccio, ma certo non ai livelli di...Singapore che starebbe al vertice sia del doing business che dell'attivo CAB. Ma questo risultato non possono certo vantarlo l'Albania o la "common law" Australia, che ci surclassano nella classifica doing business.


http://ftalphaville.ft.com/2015/01/16/2092162/switzerlands-problem-isnt-an-expensive-currency-but-anemic-consumption/

7. Questo poi è il contributo per principali Stati e aree economiche agli squilibri mondiali del commercio:


Gli Stati Uniti sono l'importatore di ultima istanza mondiale e Australia e Canada fanno la loro considerevole parte (tenuto conto del loro peso demografico e della grandezza del PIL), nella parte inferiore dei "deficitari". In essa si distingue pure la Spagna, paese di civil law, che, però nel doing business ci sopravanza di 12 posizioni.

Se avete seguito sin qui, si ha la conferma che il problema è l'effettività dell'applicazione delle Costituzioni sociali, sia che si applichi il common law che il civil law.
Dove prevale il primo, o, comunque, le Costituzioni sociali vengono buttate al macero in nome dell'efficienza dei mercati, - e parliamo di un processo di accelerazione di lungo periodo e cioè, più o meno, il periodo di riscontro dello "zelo", rispettivo, nell'applicare il Washington Consensus-, il debito gravante sulle rispettive comunità sociali semplicemente dilaga. 
Il Giappone fa eccezione rispetto a tutti i parametri e a tutte le impostazioni generalmente condivise nel resto del pianeta: ma, come abbiamo visto, tra Arbaito e imprese globali delocalizzate (cioè caduta dei salari e delle precedenti "sicurezze", ci dice il New York Times), sta arrivando al punto di non riuscire più a produrre un risparmio capace di assorbire il debito pubblico detenuto, fin'ora, quasi totalmente entro i propri confini.

http://www.zerohedge.com/sites/default/files/images/user5/imageroot/2015/02/Global%20debt%20to%20gdp.jpg

http://trumanfactor.com/wp-content/uploads/2011/11/debt-gdp-countries.png


8. Da questo articolo "Seven Years Later, Global Debt Keeps Piling Up, $57 Trillion More Than 2007", traiamo questi due ulteriori grafici-tabelle che collocano esattamente l'Italia, (in una sorta di "in medio stat virtus", involontario e contrastato dalla classifica punitiva "doing business"), negli effetti "benefici" dello stimolare la deregolazione normativa (liberalizzazione) dell'economia e della privatizzazione degli interessi che governano le istituzioni (nonchè delle privatizzazioni della ricchezza pubblica tout-court): ancora una volta  i paesi che figurano in alto nel ranking del "doing business" non sono certo delle "eccellenze", certamente non quanto alla situazione diffusa di benessere e conseguente solvibilità dei relativi cittadini: masse di debitori il cui destino dipende dalle banche, dalla finanza (globale), le quali banche, - nei futuri e decrescenti redditi dei cittadini-consumatori indebitati, cioè nei loro futuri sforzi per guadagnare e riuscire a pagare le tasse-, trovano la loro garanzia.
https://therationalpessimist.files.wordpress.com/2015/02/change-in-debt-gdp-ratio-jpeg.jpg

http://static.safehaven.com/authors/mish/36644_f.png







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