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DAL G20 AL "TRAMONTO DELL'EURO": LA FRANCIA "MANTENGA" L'INFLAZIONE

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Questo aggiornamento di Flavio sul G20 e dintorni, inutile dirlo, è un florilegio di preziosi links. Una guida ragionata di come le cose siano avviate verso "Il tramonto dell'euro"...in salsa frattalica (a pensarci bene la dichiarazione di Putin ci da' una certa idea di una Stalingrado ancor più Stalingrado del previsto, ovvero la misura del wishful thinking circa il neo "drang nach osten").

To whom it may concern, ed a corollario del link postato da Sil-viar sotto il seguente  post,  di seguito un piccolo summary del G20  tenutosi a Mosca. Interessanti i punti toccati dall’articolone che ne ha tratto il Guardian, giornale inglese di forte tradizione Labour:
- nei prossimi mesi sarà utile verificare come le dichiarazioni di Putin: “it was vital to eliminate economic imbalances and have a clear strategy on borrowing to put the global economy on a sustainable growth path” e di Bernanke "Consistent with the G7 policy statement, the US is using domestic policy tools to advance domestic objectives.",- e cioè eliminare gli squilibri per il primo, politica di espansione della domanda interna per il secondo- possano combaciare con i dati sui fondamentali dell'Eurozona. Quest'ultima, in esatta antitesi agli indirizzi tracciati da tali dichiarazioni, denota un trade surplus  legato ad un taglio drastico dato alla domanda interna e ad una "guida" (germanica) che non intende allinearsi affatto a tale percorso di crescita bilanciata...
Tanto più che come abbiamo visto "in effetti al grande surplus germanico non corrisponde più questa fantastica crescita: Bundesbank prevede un 2013 a +0,4, ma è stato "prima" che iniziassero i movimenti valutari nel "resto del mondo",quei "movimenti", ad effetto svalutativo delle principali divise mondiali, che il G20 ha sostanzialmente avallato, nonostante l'ambiguità con cui ciò viene riportato sui media italiani;
- vengano menzionati i disordini greci  e le relative proteste contro i tagli a salari e pensioni che fra i media italiani ultimamente ci si “dimentica” di notificare;
- balzano all’occhio i problemi economici  portoghesi dove il governo ha tagliato le stime per quest’anno, terzo consecutivo di recessione;
- da ricordare le dichiarazioni di Mantenga - ministro delle finanze brasiliano- in cui egli afferma che il Brasile non permetterà un “sovra-apprezzamento” del Real;
- grande risalto viene concesso ai dati sulle vendite precipitati in UK. In merito a quest'ultimo argomento la valutazione di Rob Wooddella Berenger Bank è eloquente: "The underlying story is a familiar one for UK households, which have been fed a diet of meagre wage growth and above target inflation for much of the past four years"...("La storia sullo sfondo è familiare per i cittadini britannici, a cui è stata somministrata una magra crescita dei salari  a fronte di un tasso di inflazione più elevato di quello programmato per gran parte degli ultimi quattro anni").
- infine, una notiziola dalla penisola Iberica, dove via utilizzo curva di Phillips (ma i neo classici non avevano detto che non c’è nessun trade-off fra disoccupazione ed inflazione? Ed allora, perché la utilizzano?), in Spagna l'inflazione frena . Da leggere inoltre questa critica alle riforme del lavoro di Rajoy.
Qualche considerazione finale in merito a due argomenti molto in voga ultimamente sul blog: da dove arriverà la spallata finale alla moneta unica zoppicante, ed uno  studio sul salario minimo. Ecco qui qualche utile informazione:
- Lars Seier Christensen Co CEO Saxo Bank Danese, nonostante le dichiarazioni di Draghi, afferma  che l’Euro è oramai condannato,  e cadrà non appena la Francia entrerà profondamente in crisi
- uno studio del Cepr in merito al “minimum wage” che in Usa, dopo le dichiarazioni di Obama, viene criticato perché “favorisce la disoccupazione”. Non ci sono evidenze empiriche che evidenzino tale effetto...Come Sofia ci ha appena illustrato nel precedente post: "Ma importanti studi mettono in evidenza che in uno Stato con una elevata disoccupazione, in caso di aumento del salario minimo oltre il livello di inflazione, vi è il 77% di possibilità di accrescere l’occupazione più della media nazionale"



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