Quantcast
Channel: Orizzonte48
Viewing all articles
Browse latest Browse all 1237

IL VIZIETTO

$
0
0
Non mi dilungherò sulle ultime rilevazioni Istat della recessione, che si proietta nell'anno in corso a -1,5: e però, salvi gli effetti -ulteriormente peggiorativi- delle misure finanziarie in attuazione e in imminente adozione. Questa doppia stima di prospettive di crescente "foschia", è stata da noi esattamente quantificata a gennaio e aggiornata sulle successive conferme date dalle "prestigiose" rilevazioni. Fornendovi i criteri per comprendere in definitiva perchè i loro conti "non torneranno mai" e, note le grandezze e la tipologia degli interventi che attuerà questo governo, sia agevolmente possibile capire, di volta in volta, di quanto tali misure incrementeranno la recessione.
Buffo no? Un governo che si avvicenda a un altro, accomunato al primo nel dire di voler por fine alla crisi e promuovere la "crescita", innesca e amplifica la recessione COME UNICO ESITO POSSIBILE DELLE SUE POLITICHE FISCALI.
Ma non è, in fondo, un "vizietto" solo di questo governo: di tutti i governi succedutisi da Maastricht in poi in riferimento alla stagnazione e all'indebolimento industriale che hanno programmaticamente innescato, in omaggio al "lo vuole l'Europa". Solo che a partire dal 2011, i governi, chiamati a "promuovere la crescita", (la famosa "fase 2" tremontiana, sulla cui ennesima soglia cadde il governo Berlusconi), si sono messi a "salvare" l'Italia condannandola a una recessione che è stata "futile", cioè non necessaria ai fini dichiarati di miglioramento degli indici fiscali perseguiti, ed anzi controproducente persino a tali fini, essendo gli indici sempre peggiorati rispetto agli obiettivi prestabiliti.
Il punto è che proseguono imperterriti e non paiono aver capito dove sbaglino. L'abitudine a dare la colpa alla "congiuntura internazionale", alla "speculazione finanziaria", alla....Cina, gli ha fatto confondere la propaganda, cinicamente utilizzata, con la realtà.
Aiutati da una solida ignoranza in materia di macroeconomia, o da "ideologie" deliranti che hanno sempre fallito, non si pongono alcun dubbio circa la erroneità delle mosse CHE, CON IRRESPONSABILE LEGGEREZZA, SI SONO AUTOVINCOLATI A COMPIERE, e più che altro, non cercano di capire minimamente le ragioni di questa erroneità.
Insomma non c'è il riconoscimento "sbaglio" e quindi non c'è la fase emendativa-evolutiva "perchè sbaglio".
Quindi nessun miglioramento è in vista nella efficacia e nel risultato complessivamente perseguito. 

Ma è un atteggiamento diffuso in tutta l'UEM, il che lascia capire che stiamo assistendo al violento crepuscolo di un'intera classe dirigente che ha potuto caratterizzare un'epoca che, nata dalla volontà del "capitalismo di rendita" di regolare i conti con le Costituzioni dei diritti sociali e della tutela del lavoro, è finita per pervenire al risultato di creare la più grande depressione mai vissuta dall'Europa negli ultimi due secoli, disattivando tutti gli strumenti messi a punto nel secolo scorso per uscirne!
In piena "caduta libera" (se non verranno fermati siamo solo agli inizi), Hollande non trova di meglio che dire:
 «Abbiamo agito con tempestività, siamo stati incisivi e siamo andati lontano»...Hollande, che ha celebrato il suo primo anno all’Eliseo con un record di impopolarità, «Ma dobbiamo ancora riformarci». «È mia responsabilità», ha aggiunto, «prendere misure per la competitività e la crescita». E in questa prospettiva, la Germania non è soltanto un rivale, ma può essere anche un modello.«Sto curando l’economia francese», ha detto Hollande, «Per questo devo usare gli strumenti giusti. Per dieci anni i tedeschi hanno fatto scelte precise, e oggi sono competitivi. Dobbiamo ridurre lo scarto tra Francia e Germania».  

L'unica cosa che ci consola è che fuori dall'UEM la pensano diversamente. La distanza siderale tra il "vizietto" e il buon senso aumentano. E questo non può che accelerare la "loro" fine, dato che, alla fine, non sono neanche capaci di presentare il conto alle persone giuste. E ormai hanno decisamente sbagliato i loro calcoli politici, non solo quelli economici



Viewing all articles
Browse latest Browse all 1237

Trending Articles