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FRACTALICUM DELL'8 SETTEMBRE. (Il principio di realtà e la ucronia di Philip.K.Dick reloaded)

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 La svastica sul sole (Fanucci Narrativa)


A seguito di numerosi commenti ed interrogativi sulla "ipotesi frattalica" - coscienti che la piega che sta assumento la situazione internazionale rende improbabili i tempi originariamente ipotizzati di una sua realizzazione (come osserva anche Lorenzo Carnimeo, qui)- ci pare più che mai attuale questo dialogo di giugno (in margine a questo post). 
Vi apporto appena qualche integrazione di aggiornamento e precisazione:

Chissa' se i bookmakers a Londra gia' accettano scommesse su un futuro badogliano di Renzi....d'altra parte loro hanno coniato il verbo to badogliate, inserito nell'enciclopedia britannica...lunga e "prestigiosa" la nostra tradizione, in merito...
Forse l'insano ottimismo di Renzi serve a fargli guadagnare tempo e per completare la presa sul pd, mettere gente nuova, per poi dire: non siamo stati noi a firmare quegli impegni....
Ci si sforza di trovare un appiglio... pero' la realta' e' che se non ci sono potenti sponde esterne, nessuno puo' far nulla di cio', temo.... ci saranno?
Caro Luciano, questa lucida, spietata disamina della situazione mi pare pero' che contenga una ancor piu' forte carica, quella che si respirava ieri a Viareggio....direi che ognuno di voi relatori ha dato un forte contributo, l'unico che non sono riuscito a seguire del tutto per distrazione, e' stato il prof. Pozzi, perche' andava alla velocita' della luce....mi spiace solo che non sono riuscito a salutarti anche alla fine, eri assediato dalle tv, ed io purtroppo avevo furia , ma sara' per la prossima volta...

Renzi Badoglio? Non ce la può fare; si dovrebbe fare interprete di forze e pulsioni che non è in grado di percepire, prima di tutto, e poi di concepire in termini di azione: finora si è mosso in modo del tutto opposto al ruolo di un innescatore del 25 luglio!.
Nè lui nè chi gli sta intorno hanno minimamente compreso cause e natura della crisi (adde: semmai qualche dubbio sta venendo "persino"a Blanchard che, seppure moderato e dubbioso, parla un linguaggio sconosciuto al..nostro); e ciò neppure se ti estendi allo staff retrostante, ai consiglieri USA, appartenenti a una "storia" e ad un'interpretazione che stenta a capire la stessa "stagnazione secolare" USA.

Renzi crede sinceramente che la spesa sia un "costo", una passività (il grasso che cola, da tagliare) e realmente non sa cosa sia la domanda aggregata (cioè la "spesa solvibile" da chiunque effettuata, incluso lo Stato); crede sinceramente che il job act risolva la disoccupazione; chi gli sta intorno, e ha fatto dall'esterno la sua fortuna, gli ha detto così.

Suppongo, anzi, che un'eventuale perdita di consenso per Renzi sarebbe una sorpresa inaspettata.

Per " Badogli" vari ci sono altri potenziali protagonisti italiani del passato.
Sempre ribadendo che il 25 luglio è un tentativo del regime di rimanere in sellae non una svolta, che arrivò e si sviluppò solo con l'armistizio, la sua divulgazione e l'8 settembre.

Allora se non e' lui proviamo a immaginare il dopo Renzi... un po' di vecchie facce le ha sostituite nel pd....se avra' perdita di consenso, vorra' dire probabilmente perdere la leadership del pd....a quel punto non credo tornerebbe la vecchia guardia , ma altre facce per gestire l'8 settembre, non vedo cosa altro gli resti da fare.... il pd in qualche modo restera' al potere (e' questo il mio reale convincimento), e' troppo ammanicato dappertutto, in quest'ottica Renzi gli sara' stato comunque utile, penso...il tutto in...gia', quanto tempo?  

Renzi salta se non garantisce più il consenso che ne giustifica il ruolo rigeneratore di un dominio ordoliberista, responsabile della rovina dell'Italia. Ma è anche l'unico che ANCORA poteva richiamare tale consenso: cioè la famosa ultima carta.
Non c'è un dopo-Renzi ordoliberista di riciclaggio ad infinitum... 
Gli italiani sono condizionabili, ma la disperazione non potrà essere canalizzata oltre un certo punto di "non ritorno".
La posizione recente di Tabellini, che ora dice (quasi) il contrario di quanto sosteneva alla fine del 2011, dimostra che il vecchio establishment è capace di distinguere la convenienza dalla realtà; persa la convenienza, ritorna il principio di realtà...Cioè la stessa spinta del badoglismo. E come allora non sopravviveranno neppure a questo estremo tentativo di autocorrezione. 
Bisogna solo vedere quando si verificherà..."

ADDE: più precisamente, "non c'è un dopo-Renzi ordoliberista di natura politica. A livello tecnocratico, di definitiva liquidazione delle democrazie, l'intera elite €urocratica non vede l'ora di ratificare ufficialmente la fine del vecchio costituzionalismo.

In sostanza, un futuro ancora peggiore, come quello ipotizzato da Philip Dick in "La svastica sul Sole", cioè una sorta dui UCRONIA distopica, è ancora del tutto aperto davanti a noi.
Solo che non sarebbe proprio il nazismo come fenomeno reale a riprodursi, cioè contro le dinamiche storiche apparenti del dopoguerra antifascista, quanto piuttosto il ritorno verso il capitalismo sfrenato ante 1929.
 

Una storia (tragicamente) fantastica che ancora nessuno aveva immaginato di scrivere...

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