
1. Parliamo in maniera semplice della deflazione.
Diciamo subito che dalla Fed, la Yellen sta per comunicare qualcosa al Congresso USA (avete presente se Draghi, data la situazione dei vari paesi UEM, dovesse andare di fronte ai parlamenti di Grecia, Spagna o Italia a spiegare cosa intende fare su target inflattivo e tassi di disoccupazione?). E lei sa che a rialzare i tassi rischia, tra l'altro, di portare gli USA in deflazione.
Normalmente (la Yellen, almeno, se ne preoccupa "prima") non è una cosa buona.
Anzi è molto cattivella e ha un difetto: è persistente e determina un outputgap, cioè una minor crescita del PIL rispetto alla situazione di pieno impiego (quella che gli artt.1, 4, 36, 41 e specialmente 47 Cost., vorrebbero che i nostri governo-parlamento perseguissero come primo, irrinunciabile obiettivo).
Tanto che si parla, senza mezzi termini di deflationary gap.
Ergo, siccome la deflazione è (tranne casi eccezionalissimi e quasi teorici, che vedremo poi) l'antitesi della crescita, ci si aspetterebbe che i responsabili, super-tecnocrati-espertoni, che reggono le "istituzioni" dell'euro, fossero preoccupati di porvi rimedio.
Anche per laGrecia, data questa situazione, che vediamo in dati (Eurostat) qui sotto, ci si attenderebbe che un'istituzione internazionale di cooperazione economica (what else?), come l'Eurogruppo, si preoccupasse principalmente di come risolvere questo "problemino" (che risulta in "crescita"...almeno quella).
Tabelle – CPI Grecia attuale e storico
CPI GR ultimi mesi
periodo | inflazione |
gennaio 2015 | -2,837 % |
dicembre 2014 | -2,607 % |
novembre 2014 | -1,245 % |
ottobre 2014 | -1,676 % |
settembre 2014 | -0,833 % |
agosto 2014 | -0,300 % |
luglio 2014 | -0,675 % |
giugno 2014 | -1,092 % |
maggio 2014 | -1,960 % |
aprile 2014 | -1,349 % |
2. Niente, non c'è verso, non si è sentita mai una parola al riguardo in queste settimane! Neppure il principale responsabile dell'inflazione nell'area euro, vale a dire Draghi, ha speso una sola sillaba per parlare della soluzione del problema di non crescita greco legato alla deflazione.
Neppure oggi, che pure aveva di fronte il "programma" di Tsipras&co., portato con reverenza all'attenzione delle istituzioni della non(più)-trojka (che si sono riservate di pensarci su e magari di controllare ad aprile che le "riforme strutturali" siano quelle che...provocano deflazione? No, non è un paradosso, è la fisiologia della UEM; sogno di pace e di benessere che ci protegge dalla Cina cattiva e dai mercati finanziari internazionali malvagi...assoggettandoci ai mercati).
Insomma Draghi vuole la stabilità finanziaria, una "sana" finanza pubblica e pure la "crescita", ma non dice una parola sulla deflazione e come intenderebbe risolverla in Grecia (forse il paese non è "il più grande successo dell'euro" e non deve rimanervi a ogni costo, perchè l'euro è irreversibile?)
3. Per i coltivatori (diretti) del sogno europeo, quello irrinunciabile anche a costo della democrazia, riassumo da un manuale on-line semplice-semplice, ma molto utile, i problemucci della deflazione (traduco perchè gli adoratori della pace internazionalista di Ventotene non sono normalmente a loro agio con le lingue):
La deflazione è considerata dannosa per l'economia perchè:
- La gente differisce la spesa, sperando che nell'immediato futuro i prezzi siano più convenienti.
- I lavoratori resistono a tagli NOMINALI della retribuzione e perciò i salari reali tendono a crescere causando disoccupazione da salario reale.
- Gli interessi reali divengono troppo alti. Anche gli interessi allo 0% non possono indurre la gente a spendere creandosi una trappola della liquidità.
- La deflazione accresce il peso del debito.
....Comunque, se l'inflazioneè determinata da produttività crescente, miglioramenti tecnologici e costi più bassi, essa può non essere dannosa ma benefica.
4. Vediamo ad es; in Italia:
questa è la produttività in era euro (secondo le previsioni OCSE, estese alla prima parte del 2015):

Non pare una crescita spettacolare (limitatamente all'ultimo anno peraltro), tale da compensare il deflationary gap. Pare che non lo sostenga nessuno. Solo chi ci dice che il jobs act porterà alla crescita...in deflazione (sicuramente salariale).
"l’introduzione di maggiore flessibilità del lavoro, via deregolamentazione e liberalizzazione del mercato, che si traduce nella riduzione delle tutele del lavoro, non si associa a maggiore occupazione, minore disoccupazione, maggiore probabilità di stabilità dei rapporti di lavoro, maggiori retribuzioni, ma neppure a maggiore produttività. Anzi, l’evidenza empirica va in direzione opposta: deregolamentazione e liberalizzazione inducono minore crescita della produttività del lavoro.
È ciò che è avvenuto in Italia dagli anni novanta: la crescente flessibilizzazione del mercato del lavoro non ha contrastato il declino della produttività, anzi ha contribuito a determinare quella “trappola della stagnazione della produttività” nella quale siamo immersi da oltre dieci anni". Cioè, aggiungiamo, con l'introduzione dell'euro.
Sull'accrescimento e miglioramento dell'impiego di tecnologia, un indice difficilmente contestabile è dato dagli investimenti. Ecco la situazione, Italiana e UE (dati FMI elaborati dal nostro CIPE):

5. E insomma, questa è invece la situazione, aggiornata al 20 febbraio, dell'inflazione italiana, secondo l'Istat:
"I prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati"
Per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio il canone di affitto o l'assegno dovuti al coniuge separato, si utilizza l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) al netto dei tabacchi. Tale indice si pubblica sulla Gazzetta Ufficiale ai sensi dell'art. 81 della legge 27 luglio 1978, n. 392.
Periodo di riferimento: gennaio 2015 Aggiornato: 20 febbraio 2015 Prossimo aggiornamento: 13 marzo 2015 | |
Indice generale FOI | 106,5 |
Variazione % rispetto al mese precedente | -0,5 |
Variazione % rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | -0,7 |
Variazione % rispetto allo stesso mese di due anni precedenti | -0,2 |
E non abbiamo ancora gli effetti integrali del jobs act!
Solo qualche piccola anticipazione...
Solo qualche piccola anticipazione...